Crespellano, Philip Morris investe ancora e assume altri 600 dipendenti

In arrivo 500 milioni di euro per espandere per prodotti senza fumo a Crespellano, unico al mondo a produrre la iQos

Lo stabilimento di Crespellano raddoppia in investimento e occupazione

Lo stabilimento di Crespellano raddoppia in investimento e occupazione

Bologna, 26 giugno 2017 - hilip Morris raddoppia. E annuncia un investimento di altri 500 milioni di euro per espandere la capacità produttiva dello stabilimento di Crespellano (Bologna), quello dove si producono gli stick di tabacco usati con il dispositivo di riscaldamento elettronico iQos. La multinazionale stima che l’operazione porterà alla creazione di altri 600 posti di lavoro. Lo stabilimento di Crespellano è il primo di Philip Morris per la produzione su larga scala degli stick Heets

Completato nel settembre 2016, l’impiantol’impianto attualmente impiega oltre 600 persone (oltre 1.000 quelle impiegate dal gruppo sul territorio bolognese considerando anche lo stabilimento di Zola Predosa) altamente qualificate in settori quali la meccanica, l’elettronica e la chimica. L’ultimazione dell’espansione è prevista entro la fine del 2018, e fa parte dei piani dell’azienda per raggiungere una capacita’ produttiva totale annua di circa 100 miliardi di stick di tabacco riscaldato entro la fine del prossimo anno.

Attualmente unico sito al mondo a produrre il nuovo prodotto, già in vendita in 25 di Paesi, lo stabilimento di Bologna, inaugurato il 23 settembre 2016 dall'allora premier Matteo Renzi (foto), si candida quindi con il suo raddoppio a rafforzare la sua leadership, in aggiunta al nuovo stabilimento che sta nascendo a Dresda e alla riconversione delle sedi in Grecia, Romania e Russia. Tutti impegni, spiega Frederic de Wilde, presidente Europa per Philip Morris International, "volti trasformare in realtà, nel più breve tempo possibile, la visione di Philip Morris International di un futuro senza fumo". 

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La notizia ha subito entusiasmato la città. "E' una notizia molto buona, perché in ballo ci sono altri 600 posti lavoro specializzati e di alta qualità - festeggia Romano Prodi - Adesso dobbiamo far sì che nel futuro ci sia una manodopera di alto livello. Serve una maggiore attenzione e più risorse per preparare donne e uomini adatti a svolgere questi mestieri specializzati e, più in generale, profili adeguati all'industria 4.0", osserva il professore. 

"L'Emilia-Romagna è una regione sempre più attrattiva per imprese che creano nuovi posti di lavoro. Ne è ulteriore conferma la decisione di Philip Morris - sorride il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini -. Questa è un'importante occasione di sviluppo per il territorio che premia il patrimonio di professionalità e sapere legato al nostro tessuto sociale e produttivo, le scelte infrastrutturali e logistiche fatte e l'aver puntato su ricerca e innovazione".

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