Bologna, 27 marzo 2017 - "Io dico no". Questa mattina strada Maggiore è rimasta bloccata, al suono di fischietti e megafoni, all'altezza di piazza San Michele, vicino alle sedi di Ascom e Confcommercio.
I lavoratori delle strutture per la terza età sono scesi in strada con Fp Cgil, Fisascat Cisl, e Uil Fpl, in linea con lo sciopero nazionale di oggi per il mancato rinnovo del contratto di categoria. Una protesta contro il passaggio dell'orario di lavoro da 38 a 40 ore settimanali con un aumento di 19 euro, "un'esiguità per il lavoro richiesto", sostengono i manifestanti.
Anaste, associazione regionale per i servizi della terza età, ha bloccato il tavolo delle trattative a causa anche di un mancato pagamento dei primi tre giorni di malattia, una riduzione dal 15 al 5 per cento delle maggioranze per il lavoro straordinario e una riduzione fino all'azzeramento dei permessi retribuiti. "Noi non ci fermiamo qui, abbiamo chiesto anche un incontro alla Regione", ha dichiarato Marco Bonaccini, Cgil, che conclude "bisogna lavorare in modo dignitoso".
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