Elezioni regionali, la Cei ai candidati: “Sui temi etici prevalga ciò che è più degno per l’uomo“

L’appello della Consulta regionale per la Pastorale sociale e del lavoro

Vescovi

Vescovi

Bologna, 15 novembre 2014 - Sui temi “eticamente sensibili”, soprattutto “quelli della tutela della vita umana, del sostegno alla famiglia, del lavoro, dell’immigrazione e della povertà, si abbia il coraggio di proporre non cio’ che e’ ‘politicamente corretto’, ma cio’ che e’ piu’ degno dell’uomo”. Allo stesso modo, “non si parli di ‘nuovi diritti’ senza richiamare i doveri relativi, ma si dia attuazione a quanto delineato nella Costituzione”. All’occorrenza, “su questi temi ci si predisponga a maggioranze trasversali, per non sottometterli alle logiche di schieramento”.

E’ l’appello che la Consulta regionale per la Pastorale sociale e del lavoro, organismo della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna, rivolge ai candidati in corsa per le imminenti elezioni regionali. Quello del voto “sara’ un giorno da vivere con particolare senso di responsabilita’, tenendo conto del disagio diffuso ma anche delle potenzialita’ della nostra bella Regione”, scrive la Consulta, che propone “alcune semplici riflessioni per contribuire all’adempimento di un diritto-dovere sempre decisivo, richiamando anzitutto i quattro principi recentemente formulati da papa Francesco”.

Il primo recita che “il tempo e’ superiore allo spazio: impostare politiche a lunga scadenza, senza l’ossessione dei risultati immediati e senza privilegiare gli spazi del potere al posto dei tempi dei processi”. In seconda battuta, la Consulta sottolinea che “l’unita’ prevale sul conflitto: accettare i conflitti e trasformarli in momenti di nuovi processi”. Proseguendo, “la realta’ e’ piu’ importante dell’idea”, scrive la Consulta: “L’idea staccata dalla realta’ genera proposte politiche fumose e astratte”.

Infine, “il tutto e’ superiore alla parte: il bene comune e’ un prodotto- recita la nota- non una sommatoria. Anziche’ fermarsi su questioni limitate e particolari, allargare lo sguardo per riconoscere un bene piu’ grande, che portera’ beneficio a tutti”.

L’appello chiama in causa anche il principio di sussidiarieta’: “Si valorizzino e si sostengano le esperienze nate nella societa’ civile perche’ capaci di dare risposte concrete ai bisogni delle famiglie”. La Consulta, poi, si rivolge alla futura opposizione: “E’ chiaro che chi si candida punta ad ottenere la maggioranza dei consensi, ma e’ vero anche che dai banchi dell’opposizione si puo’ condizionare positivamente chi governa, a volte ancor piu’ che dall’interno della maggioranza”.

La Consulta si rivolge anche agli elettori, ai quali “chiediamo di esercitare il diritto di voto superando lo spirito di parte e privilegiando i candidati piu’ affidabili, anche al di la’ dei loro rispettivi partiti”. Se i cittadini si impegnano “attivamente” a sostenere i candidati preferiti, i partiti sono richiamati “alla loro funzione piu’ alta, di traduzione delle linee programmatiche in azione politica- continua la nota- andando oltre la mediazione tra gli interessi”.

L’Emilia-Romagna “e’ ricca di organismi consultivi; si tratta di rendere effettiva la partecipazione, evitando di ridurla all’acquisizione di pareri spesso inutili rispetto a scelte gia’ impostate”, raccomanda la Consulta. Il Terzo settore, in particolare, “e’ chiamato a svolgere la funzione di promozione sociale, superando il ruolo di supplenza e il sistema degli appalti pubblici”. Infine, agli aderenti alle aggregazioni cattoliche “raccomandiamo di rispettare e far rispettare l’autonomia della sfera religiosa nei confronti della politica”, conclude la Consulta.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro