Mercoledì 24 Aprile 2024

Eredità, come viene suddivisa tra fratelli

A cura del Collegio dei Notai di Bologna

Il notaio risponde

Il notaio risponde

Bologna, 20 dicembre 2014 - Ho uno zio celibe e senza figli. In caso di decesso senza testamento l’eredità a chi andrebbe? Preciso che mio zio ha altri 3 fratelli di cui una (mia madre) ha il suo stesso cognome e gli altri due hanno un cognome diverso. Sono tutti figli degli stessi genitori solo che i primi tre (uno è deceduto) hanno preso il cognome di mia nonna in quanto, all’epoca, mio nonno era già sposato e non li ha legittimati, mentre gli ultimi due (mio zio celibe e mia madre) hanno lo stesso cognome (quello di mio nonno) poichè legittimati. In questo caso la sua eredità come andrebbe divisa tra i fratelli superstiti o i figli di questi ultimi?

 

Risponde il Collegio dei Notai di Bologna

Se il padre naturale non ha mai riconosciuto i primi tre figli la situazione è questa: i fratelli cosiddetti germani, cioè nati dalla stessa madre e dallo stesso padre e quindi riconosciuti da entrambi anche come figli naturali, ereditano il doppio di quello che ereditano i fratelli unilaterali, cioè quelli nati dalla stessa madre e non dallo stesso padre. Se il padre naturale li ha invece riconosciuti, per la legge attuale, i fratelli hanno tutti i medesimi diritti. Infatti, con la riforma della filiazione non vi è più differenza nei confronti dei fratelli naturali. Quindi, nel caso esposto, ai primi tre fratelli, se non riconosciuti, e quindi unilaterali spetta la quota di 1/7 ciascuno, mentre ai due fratelli germani spetta la quota di 2/7 ciascuno.

 

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