Eredità Faac, il gip rigetta l'archiviazione

Fondamentale la memoria presentata da monsignor Nuvoli, udienza in sede penale fissata il 2 dicembre

Monsignor Gianluigi  Nuvoli e Andrea Moschetti (foto Schicchi)

Monsignor Gianluigi Nuvoli e Andrea Moschetti (foto Schicchi)

Bologna, 21 agosto 2014 - Non sembra avere fine la complessa vicenda dell'eredità Faac. Il gip Mirko Margiocco non ha infatti accolto la richiesta di archiviazione presentata dalla procura di Bologna (pm Massimiliano Rossi) relativa all'inchiesta sulla presunta estorsione ai danni della Curia, per la quale sono indagati quattro avvocati, Alberto Gamberini, Mauro Barbieri, Maurizio Feverati e Sergio Scicchitano.

Una valutazione sulla quale ha influito la memoria presentata da monsignor Gianluigi Nuvoli, economo dell'Arcidiocesi, nominata unica erede dall'impero Faac (quantificato in circa 1,7 miliardi di euro) dal defunto patron Michelangelo Manini. I quattro, emissari di parenti dell'imprenditore, sono accusati di aver esercitato pressioni sulla curia per spingerla ad arrivare a un accordo economico con i famigliari del defunto, evitando così i tempi lunghi di un processo. Accordo di fatto poi arrivato in sede civile. Il procedimento penale, però, prosegue con l'udienza fissata per il 2 dicembre. 

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