Bologna, Bigon: "Con Palacio squadra più che completa"

Il diesse alla presentazione del giocatore

Riccardo Bigon (fotoSchicchi)

Riccardo Bigon (fotoSchicchi)

Bologna, 18 agosto 2017- “Dal punto di vista del mercato di quello che manca o che c'è da fare non resta granchè. Oggi la squadra è più che completa in tutti i reparti con un mix di calciatori giovani che devono crescere e migliorare e di giocatori più esperti”. Il mattoncino Rodrigo Palacio aggiunto da ieri nel castello Bologna, sembra poter chiudere la campagna di rafforzamento dei rossoblù secondo quanto spiega il direttore sportivo Riccardo Bigon, architetto di questa squadra.

"Quest'anno - sottolinea il ds - abbiamo fatto un mercato molto in anticipo, chiudendo 5 operazioni in entrata entro il 30 di giugno; dopodichè avevamo detto che il mercato in entrata era chiuso e così è stato tranne per l'operazione di Palacio". "Questo - continua - ha comportato la presenza di qualche esubero e adesso come ogni anno si cercherà di sistemare quelle due o tre situazioni difficili nelle ultime giornate di trattative".

La settimana scorsa le fondamenta della costruzione rossoblù hanno scricchiolato pesantemente ma l'innesto dell'attaccante argentino svincolatosi quest'estate dall'Inter non è stato una conseguenza della pesantissima sconfitta di Coppa Italia contro il Cittadella: "Non è stata un'operazione accelerata dalla battutad'arresto contro il Cittadella, perché avevamo già comunicato a Rodrigo la nostra intenzione di tesserarlo nel Bologna da una settimana. Se il livello della squadra è quello dello 0-3 contro il Cittadella dobbiamo andare tutti a casa, solo il presidente può restare". "Io dico che quella di sabato è stata una battuta d'arresto - sottolinea - perché se restiamo in 10 al 4 minuto poi può andare in un certo modo. Non dobbiamo trovare scusanti perchè la partita in inferiorità si può portare a casa e questo è un punto su cui la squadra deve migliorare. Non è possibile che tra l'anno scorso e le prime di quest'anno la squadra sia rimasta in 10 per dodici volte ed abbia perso 12 volte".

Il pesante stop dovrà servire alla squadra per capire tante cose: "Sarà un campionato difficile e dobbiamo saperlo, colmando il gap con le qualità tecniche ma anche professionali e di motivazioni. Se andiamo a mille ce la possiamo giocare con chiunque, altrimenti vuol dire che non siamo riusciti a fare quel salto di qualità che ci aspettiamo".  

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