Bologna, 25 febbraio 2017- “Sta meglio ed ha anche giocato gli ultimi venti minuti della partitella del giovedi. Mi è piaciuto molto come atteggiamento perché, anche se il suo problemino non è ancora silente del tutto, è entrato e si è dato da fare. Se giocherà dal primo minuto lo vedremo”. Risponde così Roberto Donadoni a chi, alla vigilia della sfida contro il Genoa, gli chiede conto della condizione fisica di Mattia Destro. L'attaccante numero 10 sarà dunque a disposizione domenica pomeriggio a Marassi, lo stadio all'interno del quale 13 giorni fa si infortunò alla caviglia. Favorito a partire titolare come unica punta del 4-2-3-1 che Donadoni ha provato in settimana e sembra intenzionato a riproporre contro i liguri è però Petkovic, che ha soddisfatto contro l'Inter.
“Per Bruno - dice il mister rossoblù - domenica scorsa è stato il primo appuntamento in cui si è trovato di fronte ad un pubblico di quel tipo e ad un avversario di quel tipo. E' partito con qualche titubanza, ma è venuto fuori bene, lasciando una sensazione positiva ai compagni. Deve migliorare anche dal punto di vista fisico e sta lavorando senza tirarsi indietro”. Alle spalle di Petkovic dovrebbero agire Krejci, Dzemaili e uno tra Verdi e Rizzo attualmente in ballottaggio.
Altri dubbi di formazione a centrocampo dove al fianco di Taider, verrà scelto uno tra Donsah e Nagy. In difesa certi del posto da titolare sembrano essere Masina, sulla sinistra, e Torosidis-Oikonomou al centro, mentre sulla destra se la giocheranno Mbaye e Krafth. In porta infine da sciogliere il punto interrogativo su Mirante, che potrebbe riprendersi il suo posto tra i pali della porta del Bologna, con Da Costa che però è tutt'altro che escluso da questa corsa a due. Più complicato capire come si schiererà il Genoa, fresco di cambio di allenatore con Mandorlini che ha preso il posto di Juric: “E' difficile ipotizzare lo schieramento avversario- conferma Donadoni-, ma noi non dobbiamo pensare di preparare la partita sugli altri. Abbiamo provato qualche opzione anche nella fase difensiva, ma quello che conta è interpretare la gara con grande intensità e con un forte impatto agonistico; il resto viene di conseguenza”.
L'ambiente che attenderà i suoi ragazzi non sarà semplice visto il clima di contestazione che si respira nella città della Lanterna: “Ci sono sempre i due lati della medaglia- dichiara Donadoni. Queste situazioni complicate ti fanno tirare fuori un atteggiamento molto agguerrito e se trovi di fronte un avversario senza il tuo stesso impatto fisico, questo può aiutare. Ma se noi saremo bravi nell'atteggiamento potrebbe tornare tutto a nostro vantaggio. In ogni caso noi non dobbiamo pensare a quello che accade fuori, ma essere concentrati sul campo, perchè se sei attento sul fuori vuol dire che sei meno attento alla partita”. Anche il momento del Bologna non è dei più felici: “La 4 partite perse di fila- afferma il mister- non ci piacciono, e dobbiamo lavorare ed insistere su quello che possiamo fare noi. Io vedo una squadra che è cosciente del momento di difficoltà, ma è anche consapevole di aver avuto un atteggiamento positivo e propositivo. E' chiaro che non basta perchè non abbiamo raccolto nulla, ma adesso è il momento di cominciare”.
Sugli spalti di Genova, ci sarà anche il presidente Joey Saputo: “Noi sappiamo- dice Donadoni- che il primo regalo lo facciamo a noi stessi perchè se non sono soddisfatto di me stesso non è possibile che possa soddisfare qualcun altro. E' chiaro poi che il Presidente che viene saltuariamente vorrebbe far coincidere la sua presenza con una vittoria e noi vorremmo dargli questa gioia. Lui è una persona sa di avere un ruolo fondamentale ma che non esagera mai. Questo ci responsabilizza perchè le persone così meritano una riconoscenza ulteriore”.
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