Roberto Donadoni
Bologna, 18 febbraio 2017- “Destro non sarà della gara”. Alla vigilia dell'anticipo domenicale di mezzogiorno e mezzo con l'Inter, Roberto Donadoni azzera le possibilità di vedere l'attaccante con il numero 10 in campo già al Dall'Ara. Ma - aggiunge - "sembra che stia decisamente meglio e sono convinto di averlo a disposizione per la prossima settimana”.
Mentre attende di poter arruolare nuovamente Destro, probabilmente per la prossima trasferta di Genova, il tecnico del Bologna sfoglia dunque la margherita per scegliere il suo sostituto, anche se il favorito a guidare l'attacco in mezzo ai due esterni Verdi e Krejci sembra il croato ex Trapani, Bruno Petkovic. “Sadiq - dice Donadoni - ha avuto un percorso di continui stop e ripartenze, ma adesso ha quantomeno risolto il suo problema alla caviglia. Anche Petkovic sta trovando piano piano la condizione giusta, ma l'importante è che chi va in campo dia tutto senza pensare a gestire le energie”.
A dare il massimo sul terreno di gioco dovrà essere in ogni caso tutta la squadra: “Le partite - afferma l'allenatore rossoblù - vanno giocate fino in fondo e bisogna essere cinici e bravi a colpire quando capita l'opportunità, a maggior ragione contro una squadra forte come l'Inter. Dobbiamo essere convinti di questo ma anche di essere forti noi e di poterli mettere in difficoltà”.
E' proprio sulla convinzione mentale dei suoi calciatori che Donadoni insiste spesso e per questo vuole lasciarsi alle spalle il recente passato, molto negativo: “Sappiamo quello che è successo e ne facciamo tesoro, ma il calcio è bello anche perchè ti da subito una nuova occasione per riscattarti. Dobbiamo far vedere che gli 80 minuti giocati contro la Sampdoria sono un punto di partenza giocando molto compatti per dare meno opportunità a giocatori importanti e bravi nell'uno contro uno come ha l'Inter”.
Gli ultimi minuti di gara però sono un problema ricorrente in questa stagione per il Bologna: “Non c'è mai una causa precisa - spiega Donadoni -, ma un'insieme di concause. Per evitare che succeda devi cautelarti ottimizzando le occasioni che hai. Bisogna sfruttare meglio gli 85 minuti e non preoccuparsi degli ultimi 5”.
La rifinitura servirà a sistemare gli ultimi dettagli e a sciogliere gli ultimi dubbi di Donadoni: “Da Costa sta bene, anche se ha preso una vecchietta (una ginocchiata paralizzante alla coscia in gergo, ndr) e anche Mirante è abbastanza recuperato, nonostante avesse fastidio a calciare giovedì contro il Mezzolara, devo solo decidere e lo farò oggi”.
A vincere il ballottaggio sarà probabilmente l'estremo difensore brasiliano, mentre il resto della squadra sarà composta da Masina, Oikonomou, Torosidis, Krafth (in ballottaggio con Mbaye), Dzemaili, Pulgar e uno tra Taider, Nagy e Donsah, e Verdi, Petkovic e Krejci.
I CONVOCATI - Donadoni, ha convocato 23 giocatori per il lunch match casalingo di domani contro l'Inter. Questa la lista: Portieri: Da Costa, Mirante, Sarr. Difensori: Brignani, Helander, Krafth, Masina, M'Baye, Oikonomou, Torosidis. Centrocampisti: Donsah, Dzemaili, Nagy, Pulgar, Rizzo, Silvestro, Taider, Viviani. Attaccanti: Di Francesco, Krejcí, Petkovic, Sadiq, Verdi.
QUI INTER - Pioli non avrà a disposizione gli squalificati Icardi e Kondogbia e non ha convocato neppure Brozovic che non ha recuperato in tempo dall'infortunio. Ha invece chiamato a rapporto Banega, tornato a disposizione. Il tecnico sembra intenzionato a schierare la difesa a tre: Medel, Murillo e Miranda i candidati a vestire la maglia da titolari. D'Ambrosio giocherà largo a centrocampo con Gagliardini e Joao Mario centrali e Candreva sull'altra fascia. Palacio dovrebbe giocare punta unica con Eder e Perisic alle sue spalle. Probabile formazione (3-4-2-1): Handanovic; Medel, Miranda, Murillo; Candreva, Gagliardini, Joao Mario, D'Ambrosio; Perisic, Eder; Palacio. Pioli: "Nessuna emozione, a Bologna per vincere"
NAZIONALE - Verdi e Di Francesco convocati
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