Bologna-Sassuolo, Donadoni: “La vittoria dipende da noi”

Il tecnico rossoblù: i neroverdi sono un modello da seguire. Di Francesco potrebbe giocare contro il padre, un pensiero per Pascutti

Roberto Donadoni (LaPresse)

Roberto Donadoni (LaPresse)

Bologna, 22 ottobre 2016 - “Non mi piace ragionare in funzione dell’avversario”. È un allenatore a cui piace avere sempre il pieno controllo degli eventi ed è questo che Roberto Donadoni, alla vigilia della partita con il Sassuolo, vuole trasmettere ai propri calciatori: “Dobbiamo essere noi a determinare ogni volta le situazioni. Dipenderà tutto da noi e dal nostro approccio alla gara che dovrà essere al 100%. Io credo che il percorso sia fatto di tante tappe e in ognuna di queste bisogna migliorarsi un po’ e ottenere la convinzione di poter fare qualcosa in più”.

Questo a prescindere dal contendente di tutto rispetto: “Il Sassuolo – continua l’allenatore rossoblù – è un avversario che conosciamo. Sono un’ottima squadra, per loro parlano i risultati anche a livello europeo. Hanno giocatori giovani di livello e noi abbiamo voglia di confrontarci con loro”. Un confronto che va al di là della singola partita: “Il Sassuolo rappresenta un modello da seguire. Bologna credo che abbia l’ulteriore vantaggio rappresentato dalla propria storia e dal maggiore bacino di tifosi. Noi dobbiamo sfruttare al meglio le nostre componenti, crescendo step by step e seguendo i consigli che realtà come quella neroverde danno”.

Messa alle spalle l’emergenza infortuni Donadoni avrà ampia scelta nell’undici da schierare nella partita di domani al Dall’Ara alle ore 18:Verdi ieri si è allenato bene ed è a posto. La prossima settimana mi auguro di avere di nuovo a disposizione Destro e anche Mirante sta lavorando bene seguendo il suo programma”. Qualche dubbio invece su Krafth ancora alle prese con i postumi influenzali e sul ruolo che Di Francesco potrà avere nella partita con il Sassuolo che rappresenta per lui un derby personale con il padre Eusebio: “Se ci sono i presupposti giocherà contro il padre, dipende dalla situazione. Magari dal punto di vista sentimentale può essere coinvolto, ma non ha mostrato una dedizione diversa dal solito negli allenamenti”. Un pensiero finale l’allenatore del Bologna lo dedica a Pascutti alle prese con problemi di salute: “Conosco la sua storia e so cosa rappresenta per Bologna. È un grande campione che sta combattendo una dura lotta e noi combattiamo con lui.”

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