Castelrotto (Bolzano), 14 luglio 2017 - Aspettando la prima sgambata stagionale di domani per vedere all'opera i nuovi acquisti, in casa Bologna arriva l'ora di conoscere gli ultimi arrivati a parole. A Castelrotto il club manager rossoblù presenta Sebastien De Maio (30 anni), primo acquisto dell'estate, che a Bologna arriva con un obiettivo preciso: "Rilanciarmi. Lo scorso anno a Firenze non è andata come avrei voluto. Non sono stato protagonista per scelta dell'allenatore: scelte che ho rispettato pur non condividendole e dando sempre il massimo quando sono stato chiamato in causa. Qui dovrà essere un'altra storia. Il Bologna mi ha voluto fortemente, la trattativa è iniziata e si è conclusa in un lampo. Una sola cosa avevo chiesto: di acquistarmi, non volevo un nuovo prestito. Sono stato accontentato, ora tocca a me".
Acquistato per 2 milioni dall'Anderlecht, De Maio ha sottoscritto un contratto quadriennale con i rossoblù. Due anni fa, il centrale difensivo arrivò fino alla qualificazione in Europa League con il Genoa per poi essere ceduto all'Anderlecht: "E' a quei livelli che voglio tornare. In Belgio non rimasi dopo l'acquisto perché in questo particolare momento storico mia moglie non si sentiva tranquilla a Bruxelles. Posso giocare nella difesa a 3 o 4 indifferentemente".
L'ultima stagione è stata l'unica storta di una carriera vissuta in perenne crescita dal 2006 fino a oggi: "Mi sono innamorato del calcio grazie a Zidane, la Francia vinse il mondiale quando avevo 11 anni proprio a Sain Denis, la città dove sono nato e cresciuto. Non è un quartiere facile, e il calcio mi ha salvato. Giocavo nelle giovanili del Nancy quando Maurizio Micheli, uomo di Bigon mi scoprì e mi portò a Brescia. Lì è cominciato tutto, a Bologna arrivo per ripartire: le prime impressioni sono positive. Tra i nuovi compagni c'è chi ha voglia di affermarsi, chi di migliorare, chi di riscattare un'ultima stagione non positiva: è anche il mio caso siamo in sintonia".
La conferma arriva da Di Vaio, che chiamò in prima persona il difensore a fine maggio per convincerlo a sbarcare sotto le Due Torri: "Abbiamo due centrali difensivi che vanno verso i 34 e 35 anni. Avevamo bisogno di ringiovanire il reparto, ma acquistando giocatori che non fossero scommesse. Sebastien è l'uomo giusto nel posto giusto, come noi è chiamato a riscattarsi".
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