Bologna Fc, Fenucci: "Vogliamo andare avanti con Bigon"

E su Donadoni: "Siamo in linea con gli obiettivi iniziali". Il messaggi dell'ad ai tifosi

Claudio Fenucci (FotoSchicchi)

Claudio Fenucci (FotoSchicchi)

Bologna, 22 febbraio 2018- “Qui non c'è nessuna voglia di accontentarsi ma sempre voglia di fare meglio. Anche risultati che non sembrano esaltanti, come un decimo posto per noi sono importanti”. Claudio Fenucci scaccia l'ipotesi che il Bologna una volta raggiunta una zona di limbo della classifica equidistante dalla retrocessione e dall'Europa si sia seduto sentendosi già appagato. “Ci dispiace- dice l'ad riguardo ai fischi di domenica nella gara con il Sassuolo- che parte dei tifosi non sia soddisfatta e ha diritto di protestare qualora lo spettacolo non risponda alle proprie aspettative. E' anche vero che una squadra in un momento di difficoltà non viene aiutata dai fischi - aggiunge riconoscendo poco dopo la costante vicinanza dei tifosi anche nei momenti di difficoltà degli anni scorsi. La squadra ha sempre dato quello che può dare, il massimo. Noi monitoriamo quotidianamente il lavoro svolto in settimana ed in partita e tutti i dati di corsa testimoniano la grande professionalità dei nostri ragazzi che sono atleti che si allenano molto bene”.

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Molto meno bene è andata la partita con i neroverdi, nonostante la vittoria: l'atteggiamento di paura e poca convinzione mostrati ancora una volta al Dall'Ara hanno infatti fatto esplodere la delusione del pubblico: “Se la prestazione non è ritenuta all'altezza ci teniamo i fischi, ma avere la squadra a -3 dal decimo posto e con un margine di 13 punti sulla salvezza non è così scontato; un distacco così dalla salvezza non si vedeva forse dai tempi di Guidolin quindi non dico che siamo contenti così perchè si può sempre migliorare, ma siamo in linea con i nostri piani”.

“Al momento- prosegue Fenucci- non ci sono ragioni per vedere il Bologna in una posizione diversa da quella in cui si trova. Come riporta la classifica Cies il costo complessivo della nostra rosa è esattamente la metà della Sampdoria del Torino e della Fiorentina e anche inferiore a quello dell'Atalanta. Non si può imputare nulla all'azionista che ha investito tanto ed in particolare impegnato gran parte delle risorse per riconquistare la Serie A. L'investimento di 50 milioni è la metà degli altri che ci sono arrivati con il lavoro e la continuità valorizzando il parco giocatori e poi reinvestendo. Per il salto successivo sono richiesti elementi come valorizzazione con reinvestimento, crescita ricavi e l'investimento dell'azionista che con le nuove norme avrà una ricaduta maggiore con le nuove norme”.

Anche se la società non vuole accontentarsi i risultati fin qui ottenuti sono in linea con i piani iniziali e su questo vengono giudicati Donadoni e Bigon: “Per il mister - afferma Fenucci - il problema non si pone perché sta ottenendo i risultati che gli erano stati chiesti. E' vero che, anche se meno dell'anno scorso, ci sono stati alcuni passaggi a vuoto come il primo tempo con la Lazio, la gara di Torino ma siamo in linea con gli obiettivi iniziali. Con Riccardo vogliamo proseguire perché riteniamo positivo il suo lavoro. La fase preparatoria per il futuro si sta già facendo - conclude. Le decisioni strategiche sugli investimenti verranno prese a tempo dovuto con l'azionista”. 

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