Bologna Fc, Claudio Fenucci. "Bene il commissario in Figc, ora rilanciare il calcio"

L'Ad rossoblù alla presentazione del manuale "Il giuoco del calcio" loda Maietta. "Ha dato tantissimo"

Fenucci alla presentazione del libro (foto Schicchi)

Fenucci alla presentazione del libro (foto Schicchi)

Bologna, 1 febbraio 2018- Il nome di Arpad Weisz corre veloce sotto i portici da una parte all'altra della città. Dallo stadio Dall'Ara dove meno di una settimana fa è stata intitolata la Curva San Luca all'allenatore rossoblù, vittima assieme a tutta la sua famiglia dei campi di concentramento, al Museo Ebraico di via Valdonica, dove questo pomeriggio è stata presentata la ristampa del manuale "Il giuoco del calcio".

Un testo innovativo e pionieristico che nel 1930 Weisz scrisse con Aldo Molinari. "È proprio vero - ha sottolineato lo storico e giornalista Carlo Chiesa - che nel calcio non si inventa nulla se un testo come questo scritto quasi 90 anni fa risulta ancora così attuale". E di attualità dopo aver raccontato dell'importanza di Arpad Weisz nel Bologna e nella storia del calcio italiano diventato sport delle grandi masse proprio in quegli anni anche grazie alle innovazioni portate dall'allenatore ungherese, ha parlato Claudio Fenucci.

L'Ad rossoblù ha voluto ringraziare Domenico Maietta, ceduto all'Empoli nell'ultimo giorno di mercato per dargli la possibilità di giocare con più continuità: "In questi 3 anni - dice Fenucci - ha dato tantissimo. Credo che il suo desiderio di giocare con più continuità andasse soddisfatto, ma lui rappresenterà sempre una piccola pietra in questo bel percorso che è stato il nostro Bologna dalla serie B ad oggi".

Proprio oggi nel frattempo è stato nominato Roberto Fabbricini come commissario della Figc. Billy Costacurta e Angelo Clarizia i due sub commissari: "Un momento di distacco completo come rappresenta il commissariamento può essere il punto di ripartenza del sistema - assicura Fenucci -. I nomi dei commissari sono di altissimo profilo; ci sono tutte le condizioni per rilanciare il calcio italiano. Dopo non solo lo sfortunato epilogo delle qualificazioni mondiali ma anche dopo la perdita di competitività che il sistema ha avuto era necessario". 

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