A Bologna la Lazio batte l'antisemitismo. Magliette di Anna Frank e rispetto

Solo una trentina di tifosi ospiti hanno rotto l'armonia con cori e saluti romani

Marco Parola si scalda prima del match: indossa la maglia con il volto di Anna Frank

Marco Parola si scalda prima del match: indossa la maglia con il volto di Anna Frank

Bologna, 25 ottobre 2017 - Applausi e magliette che provano a tirare una grossa riga sul  fango gettato in settimana da alcuni tifosi della Lazio alla memoria della giovane Anna Frank. La squadra di Lotito è infatti scesa in campo con una maglietta con l'immagine di Anna Frank e la scritta "No all'antisemitismo", dopo che i suoi dirigenti avevano deposto una corona di fiori sotto la lapide commemorativa di Arpad Weisz. E, fuori dal Dall'Ara, sono state distribuite fotografie con la piccola vittima della Shoah in maglietta rossoblù, al grido: "Siamo tutti Anna Frank" 

Durante il minuto di riflessione, indetto dalla Lega, è poi salita in cattedra tutta la civilta del pubblico di Bologna che ha applaudito le frasi che la ragazzina ha messo nero su bianco nel suo diario personale. Quando lo speaker dello stadio ha cominciato a leggere il primo passo si sono lentamente spenti i soliti cori di incitamento che accompagnano il prepartita per far spazio a un rispettoso silenzio e a un grande applauso di tutto il Dall'Ara, comprese entrambe le Curva Bulgarelli e quella ospiti riempita da 1500 biancocelesti e intitolata proprio a Weisz.

Tra di loro non c'erano gli "Irriducibili Lazio", gruppo ultras travolto dalla polemica scoppiata proprio dopo i fotomontaggi di Anna Frank con la maglia della Roma apparsi in settimana nella Curva Sud dell'Olimpico. Una trentina di laziali però, prima della gara, fuori dal settore ospiti, ha macchiato la serata cantando "Me ne frego", mentre con il braccio teso facevano il saluto romano.  

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