Fiera, la Fiat torna protagonista al Motor Show

Sarà presente già da quest’anno. Duccio Campagnoli: “Faremo un grande evento”

Un’immagine del Motor Show dell’anno scorso

Un’immagine del Motor Show dell’anno scorso

Bologna, 12 ottobre 2015 - Fiat-Fca tornerà al Motor show. Già dal 2015, anche se per il ritorno in grande stile del salone dell’auto di Bologna bisognerà aspettare il 2016, quando sarà inserito nel calendario internazionale dell’Oica e torneranno le associazioni del settore e le case automobilistiche. “Sono sicuro che faremo un grande Motor Show”, annuncia il presidente dell’expo di via Michelino, Duccio Campagnoli, che intanto incassa già dall’edizione di quest’anno, la quarantesima, l’impegno di Fca ad esserci. “Fca è con noi. Si è impegnata per il 2016, ma anche per il 2015.

Di certo il Motor show è rinato e stiamo lavorando perché riparta forte anche quest’anno”, assicura Campagnoli al termine di una riunione-fiume del consiglio di amministrazione in cui sono stati illustrati i dati di bilancio relativi al primo semestre dell’anno. La Fiera chiude con un utile lordo di 2,8 milioni per la capogruppo e di 6,8 milioni per il gruppo grazie al buon andamento delle manifestazioni organizzate in Italia (solo dal Cosmoprof sono arrivati 3 milioni in più). In crescita, oltre le aspettative del budget, i ricavi: 41,7 milioni per la capogruppo contro i 38 attesi e 63,9 milioni per l’intero gruppo Bolognafiere. “Abbiamo recuperato i 5 milioni persi con il trasferimento di Lineapelle a Milano e migliorato la redditività della società”, rivendica Campagnoli, che iscrive a bilancio anche 500.000 euro di utile dall’avventura del Padiglione della biodiversità a Expo. Un andamento economico che fa dire al presidente che la società sarà in grado nei prossimi anni di reggere con le proprie forze il peso dei 70 milioni per la realizzaziobe dei nuovi spazi espositivi a Nord del quartiere (l’expo è in tratrativa per l’acquisizione delle aree ex Casale). Serve, però, un abbrivio, dai 5 ai 10 milioni di euro derivanti da un aumento di capitale da realizzare entro il 2020. “Con 5 milioni dal Comune (parte dei ricavi della vendita delle quote dell’Aeroporto promessi a Campagnoli, ndr) e 5 milioni dai privati, possiamo partire subito nel 2016 per avere due padiglioni nuovi entro il 2018”, spiega il presidente.

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