Bologna, la Fortitudo saluta i playoff. "Troppi blackout e poca cattiveria"

Pavani e Boniciolli: "L’anno prossimo ci riproveremo, l’obiettivo resta l’A1. Da lunedì si torna al lavoro"

L'amarezza di mister Boniciolli

L'amarezza di mister Boniciolli

Bologna 9 giugno 2017 – Il giorno dopo l’eliminazione dai playoff, l’amarezza è ancor più grande in casa Fortitudo Kontatto. La formazione di Matteo Boniciolli è arrivata a un passo dalla finale promozione, a un passo dalla sfida, il derby con la Virtus, che sarebbe stato l’epilogo più bello, ma anche brutto (per chi lo perde), della stagione di serie A2.

Fatale è stata gara 5 di ieri sera a Trieste, ma il rammarico più grande in casa biancoblù è invece probabilmente per gara 1, giocata sempre al PalaTrieste, in cui la Effe ha avuto la grande, ghiotta occasione di violare il terreno di gioco dei giuliani e dare la prima sterzata alla serie.

“Ringrazio tutti quelli che ci hanno seguito, tranne quei 3 che ci faranno iniziare la prossima stagione in trasferta - sottolinea il tecnico Matteo Boniciolli -, in termini di prospettiva Brescia fece finale persa e semifinale persa, Trieste veniva dal basso, quindi sono soddisfatto del percorso. Questo è un gruppo di lavoratori straordinari, ma che dalla prima amichevole in stagione ha mostrato di avere momenti di blackout totali, che hanno fatto nascere frustrazioni enormi: abbiamo fatto di tutto, ma non siamo riusciti a risvegliare la squadra. Ieri da -20 siamo risaliti a -6, ad inizio anno con Princeton facemmo da +20 a perdere al supplementare. La mancanza di cattiveria c’è sempre stata, ma allargo le braccia: complimenti a Trieste, ma il nostro percorso continua. Ora parleremo con la società, cercheremo di capire quale sarà la formula del prossimo campionato, e capire in che modo andare avanti. L’utopia di vincere con i giovani c’è, ma a vincere sono i veterani: vedremo, anche se i nostri giocatori di maggior esperienza hanno faticato”.

Dispiaciuto per l’epilogo anche il dg biancoblù, Christian Pavani. “Peccato, avevamo tutte le corde in regola per vincere la serie. Sono stati bravi loro. Adesso ripartiremo, non serve piangersi addosso; sapevamo che fare meglio dell’anno scorso sarebbe stato difficile, ci abbiamo riprovato, siamo arrivati ad un passo. La Fortitudo è ambiziosa e va avanti, cercando di migliorare. Ora ci prendiamo qualche giorno di ferie, e da lunedì si ricomincia a lavorare per la stagione. Deluso da qualcuno? Faccio un plauso ai ragazzi che hanno lottato. Peccato, abbiamo mollato sul -6: giocare in questo ambiente non era facile. Questo è stato un gruppo di giocatori fantastico, le partite si possono anche sbagliare, non buttiamo la croce addosso a nessuno. Siamo qui da agosto, orgogliosi comunque di quanto fatto. Il progetto ambizioso di tornare in serie A rimane, anche se ne va avanti 1 su 32: siamo arrivati in finale l’anno scorso, in semifinale quest’anno, aspettiamo il nostro momento. La formula? E’ giusto che cambi qualcosa”.

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