La Fortitudo batte Roseto / FOTO

Clima di festa fra le tifoserie al PalaDozza. Matteo Montano trascina i biancoblu

Matteo Montano, uomo partita per la Fortitudo contro Roseto (Foto Schicchi)

Matteo Montano, uomo partita per la Fortitudo contro Roseto (Foto Schicchi)

Bologna, 8 dicembre 2016 - Dopo i due derby emiliani giocati lontano da casa (vittoria a Ferrara, sconfitta a Imola), la Fortitudo torna davanti al pubblico del PalaDozza e lo fa con la preziosa vittoria ai danni di Roseto, prima di oggi terza forza e terzo miglior attacco del girone (79,2 di media). Per gli uomini di coach Boniciolli è la settima vittoria stagionale che vale il podio.

"Arrosticini e tortellini“, stornella la Fossa dei Leoni nel prepartita. A sancire l’antica alleanza coi tifosi rosetani, in un clima di festa fuori dal campo, ma anche sul campo. Bagno di folla infatti per l’ex di turno Valerio Amoroso, affettuosamente accolto dal popolo biancoblu, che gli ha rifilato la sciarpa al collo prima dei saluti sotto la curva Schull.

Nonostante i dubbi della vigilia Leonardo Candi è nello starting five della Fortitudo, che si porta subito sul 4-1 con Knox e Mancinelli, prima del break abruzzese di Sherrod (9 punti nel primo quarto) che ribalta le gerarchie (4-7). La difesa aggressiva di Raucci su Smith, pericolo numero uno della difesa bolognese (top scorer di tutta la serie A2 con 27,2 di media), non è sufficiente e Roseto mostra i muscoli grazie al trio Fultz-Casagrande-Mei, che firma un altro parziale costringendo Boniciolli al timeout (12-17). Dentro Campogrande, che con due tiri pesanti riporta la Fortitudo in vantaggio sulla prima sirena (23-22).

Tra la prima e la seconda frazione la Fossa dei Leoni ricorda con uno striscione la strage del Salvemini, il disastro aereo avvenuto a Casalecchio di Reno il 6 dicembre 1990, nel quale persero la vita 12 studenti dell’istituto.

Quando si torna a giocare Smith riporta Roseto davanti, ma è il rapido 7-0 firmato da Matteo Montano a regalare alla Fortitudo il massimo vantaggio (30-24). Gli uomini di coach Di Paolantonio faticano a costruire sul fronte offensivo, dando a Nikolic la possibilità di aprire ulteriormente la forbice (34-27). Tuttavia Smith e Paci, col beneficio di una difesa a zona che arresta le manovre bolognesi, accorciano nuovamente il gap (34-32), poco prima che Knox si faccia largo sotto le plance per il 38-34 che resterà invariato fino alla fine del quarto.

Gli ex fortitudini Fultz e Amoroso aprono le danze del secondo tempo col break di 5-0 (38-39), ma Montano e Italiano ci mettono subito un freno (43-39). Eppure Roseto resta ormeggiata ai padroni di casa con Fultz e Mei (46-46), prima che Mancinelli sigli da 8 metri il cesto del 54-47, con conseguente timeout abruzzese. Si va avanti a errori al tiro fino a 5 secondi dalla terza sirena, quando Montano ruba palla sulla rimessa ospite e dalla lunga firma il massimo vantaggio che chiude il quarto 57-47.

Mancinelli e Montano inaugurano l’ultimo spiraglio di gara (61-47), gap che rimane invariato per qualche minuto, quando Smith, Sherrod e Casagrande rispondono riportando Roseto sotto la doppia cifra di scarto (68-61), break che allarma Boniciolli sul 72-66. Di rientro dal timeout la Effe non deve far altro che amministrare il vantaggio e al PalaDozza finisce 76-70.

 

Fortitudo 76 Roseto 70

KONTATTO BOLOGNA: Nikolic 4, Mancinelli 15, Candi 5, Costanzelli ne, Ruzzier 4, Montanari ne, Campogrande 6, Montano 23, Gandini, Raucci 3, Knox 11, Italiano 5. All. Boniciolli.

SHARKS ROSETO: Smith 22, Fultz 12, Radonjic, Fattori 2, Mariani ne, Mei 5, Casagrande 7, Amoroso 2, Paci 1, Sherrod 19. All. Di Paolantonio.

Arbitri: Borgo, Foti e Wassermann.

Note: parziali 23-22; 38-34; 57-47. Tiri da due: Fortitudo Bologna 17/34; Roseto 21/35. Tiri da tre: 11/27; 7/23. Tiri liberi: 9/10; 7/10. Rimbalzi: 36; 33.

 

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