Fortitudo, a Trieste la 'bella' vale doppio

Vincere su un campo imbattuto da 21 gare porta al derby in finale

Fortitudo-Trieste, gara 4 (foto Schicchi)

Fortitudo-Trieste, gara 4 (foto Schicchi)

Bologna, 8 giugno 2017 – Ultima gara di semifinale tra la Fortitudo e Trieste. Si gioca questa sera in terra giuliana (ore 20,30 diretta Sky) in una serie dove fino a qui il fattore campo è stato rigorosamente rispettato: i primi due incontri sono stati vinti dalla formazione allenata da Eugenio Dalmasson, il terzo e il quarto dalla Boniciolli Band. Non è una lettura superficiale dire che è stato il calore del pubblico a fare la differenza, o meglio l’energia che i tifosi hanno saputo trasmettere alla propria squadra, per cui se oggi la Fortitudo vuole compiere una doppia impresa deve riuscire a superare l’atmosfera creata dai 6mila triestini.

Sarebbe un duplice colpaccio perché non è così comune, anche se non è impossibile, risalire da uno 0-2, così come è altrettanto difficile violare il PalaRubini, con i padroni di casa che hanno una serie aperta di 21 successi consecutivi davanti al proprio proprio pubblico. Entrambe le formazioni hanno già sprecato una occasione. In gara uno è stata la Effe a dare l’impressione di poter mettere i propri artigli sulla partita, ma sul più bello l’infortunio di Daniele Cinciarini (nella foto) ha dato via libera alla vittoria di Trieste, in gara 4, invece, quattro minuti di autentica confusione cestistica dei giuliani hanno aperto la strada alla lucida follia della Fortitudo che grazie alle sue tre bandiere, Stefano Mancinelli, Matteo Montano e Leonardo Candi, è riuscito ad allungare la serie fino alla partita di questa sera ed ora dalle parti del PalaDozza si sussurra che l’aver gettato alle ortiche una partita già vinta si trasformi in una variabile psicologica negativa.

Nelle fila bolognesi sarà regolarmente presente Cinciarini che, nonostante i problemi al piede destro, può essere a disposizione di coach Boniciolli, grazie al lavoro del medico sociale Andrea Martini e del suo staff. «Quella di oggi sarà una partita che sfugge ad ogni pronostico – spiega il coach della Kontatto - come tutte le gare 5, in un clima molto acceso, dove mi auguro che non succeda nulla perché stiamo parlando di pallacanestro. Se Trieste ha la consapevolezza di averci messo sotto per 37’ con suoi i veterani e con i suoi americani, ha anche la consapevolezza che tutto questo non è servito per batterci. E noi abbiamo solo due strade, davanti, ricordando che la letteratura sportiva dice che per vincere le finali bisogna perderle. Abbiamo fatto vedere alla squadra gara 5 di Brescia, quando ci siamo fatti strappare palloni e abbiamo lasciato liberi i loro tiratori, se giocheremo così allora Trieste la meriterà, altrimenti se faremo come in gara 4 le possibilità di andare in finale saranno maggiori».

Con due squadre che fanno della difesa uno dei capisaldi del loro gioco, il metro arbitrale sarà fondamentale. A differenza delle serie precedenti, dove i fischietti sembravano subire il clima dei playoff, ora sembrano essersi abituati ad un ambiente dove tutti si giocano il tutto per tutto per cui anche i dettagli rischiano di diventare dei fattori importanti. Per questa sera sono stati designati Masi, Moretti e Pepponi. Intanto Reggio Emilia corteggia Leo Candi, anche se una scrittura privata blinda il giocatore.

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