Cogne, la Franzoni resta ai domiciliari. Il legale: "Ora è contenta, fa la mamma"

Il tribunale di Sorveglianza ha accolto la richiesta del procuratore generale

Annamaria Franzoni

Annamaria Franzoni

Bologna, 28 aprile 2015 – Annamaria Franzoni resta ai domiciliariIl tribunale di sorveglianza di Bologna ha prorogato la detenzione domiciliare per la donna condannata per la morte del figlio Samuele, a Cogne il 30 gennaio 2002. 

Stamattina si è tenuta l'udienza davanti al tribunale di Sorveglianza dopo che la Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso della Procura generale felsinea rimandando ad una nuova decisione dei magistrati di sorveglianza. Il tribunale, presieduto da Francesco Maisto, si era risevato ed il pg, Attilio Dardani, aveva dato parere favorevole alla proroga dei domiciliari. 

"Abbiamo argomentato, nel senso che - ha spiegato l'avvocato Lorenzo Imperato che difende Anna Maria Franzoni, insieme alla collega Savio - la nostra assistita ha già scontato i due terzi della pena che deve espiare quindi, secondo noi, sussiste il requisito per disporre la proroga del regime di detenzione domiciliare". Il legale ha poi chiarito che "la Cassazione ha già stabilito che non si pone alcun problema di pericolosità e che l'istanza di questa detenzione domiciliare fu tempestivamente presentata. La Cassazione - ha continuato Imperato - aveva chiesto soltanto al tribunale di sorveglianza di Bologna di verificare che sussistessero le condizioni per la proroga visto che adesso Gioele ha più di dieci anni". 

Il legale della Franzoni ha ribadito stamane che "la condizione per ottenere la proroga è l'aver scontato i due terzi della pena" già maturati, ha spiegato ancora il legale, nel 2015. Imperato ha poi sottolineato che "la Procura generale ha concordato su questo aspetto tecnico formale, matematico" ricordando che Annamaria Franzoni "ha già espiato 6 anni e 11 mesi ai quali vanno sommati i periodi di liberazione anticipata che ammontano a 22 mesi. Il fine pena è previsto a luglio 2019".

Anna Maria Franzoni sta trascorrendo "serenamente" questo periodo in cui è in regime detenzione domiciliare a Ripoli di Santa Cristina, sull'Appennino emiliano. E' quanto spiega l'avvocato Paola Savio. La Franzoni "è entrata in un 'tran tran' domestico che peraltro era quello che voleva. Quindi - ha detto l'avvocato Savio - è contenta, segue i suoi figli, fa la mamma, cucina, lavora: insomma una persona normale".

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