"Furti e spaccate, ogni giorno c'è un ladro"

Colpi tra le vie Gobetti, Barbieri e Arcoveggio

Antonio Aulisio della Gelateria Iglù

Antonio Aulisio della Gelateria Iglù

Bologna, 29 novembre 2015 - I COMMERCIANTI di via Corticella non sono gli unici a disperarsi per le continua incursioni dei ladri. Un altro ‘triangolo delle Bermuda’ all’interno del Quartiere Navile è quello compreso fra le vie Gobetti, Fioravanti e Arcoveggio, dove ogni giorno il bollettino dei furti si aggiorna di nuovi raid.

Ieri mattina è stata la volta delle gelateria Iglù, all’angolo fra le vie Fioravanti e Barbieri. «Hanno tentato di entrare spaccando la vetrata: il vetro è antisfondamento e quindi ha resistito ma adesso lo dovremo cambiare perché è danneggiato – racconta Antonio Aulisio, padre del titolare Luca –. Prima o dopo di noi hanno scassinato anche il bar Matteo, accanto alla chiesa dell’Arcoveggio, e una parrucchiera in via della Beverara. Dalla parrucchiera di via Gobetti sono andati due volte in una settimana e due giorni fa sono entrati alla trattoria ‘2 cuoche 1 cucina’». E l’elenco sarebbe ancora lungo.

«NOI ABBIAMO aperto 34 anni fa – prosegue Aulisio – e non avevamo mai avuto problemi, benché una volta il quartiere fosse peggiore di oggi e pieno di brutta gente. Ma tutti questi furti non ci sono mai stati. Ora, nell’ultimo anno da noi hanno provato a entrare tre volte. Siano frastornati, così ti fanno passare la voglia di lavorare». Cosa è cambiato negli ultimi mesi rispetto al tempo che fu? «Lo stillicidio è cominciato da quando la caserma dei carabinieri dell’Arcoveggio, che era in via Barbieri, è stata chiusa e trasferita a Porta Lame. Non penso sia un caso...».

Dello stesso avviso è Angela Saltini, titolare della parrucchieria Angel’s di via Gobetti 45. «Io ho avuto i ladri due volte in cinque giorni – spiega –. Mercoledì notte della scorsa settimana mi hanno rotto la vetrata e portato via tutti i prodotti. Lunedì invece hanno rotto la serratura, sono entrati e, non trovando quasi niente perché gli altri avevano preso tutto, hanno cercato di smontare lo stereo e hanno portato via qualche profumo. Qui accanto noi abbiamo il cantiere fermo, nel buio, e la caserma dei carabinieri non c’è più. In via Gobetti non ci sentiamo protetti».

IL FENOMENO è talmente devastante per il tessuto commerciale che il presidente del Navile, Daniele Ara, si appella alle forze dell’ordine chiedendo «un maggiore lavoro di indagine». «Intendiamoci – sottolinea Ara –: le forze dell’ordine le vediamo sul territorio, quel che serve è una maggiore attività di indagine per fermare questi fenomeni che si ripetono con le stesse modalità e che provocano molto stress nelle attività commerciali. E’ uno stillicidio davvero antipatico». Cosa fare? «Un Comune non può pagare una telecamera ad ogni negozio – ragiona il presidente del Quartiere – però sono disponibilissimo a discutere con i commercianti e con Ascom per trovare progetti comuni che ci aiutino a impostare delle soluzioni e per accrescere il senso di sicurezza».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro