Mercoledì 24 Aprile 2024

Salvatores: "Il mio eroe ha sconfitto il neorealismo"

Il regista inaugura il fantasy all’italiana con ‘Il ragazzo invisibile’ (GUARDA LE FOTO)

Il regista Gabriele Salvatores con l'attore protagonista Ludovico Girardello (Foto Ansa)

Il regista Gabriele Salvatores con l'attore protagonista Ludovico Girardello (Foto Ansa)

Bologna, 16 dicembre 2014 - Genesi. Racconto di origini. Year One. Le espressioni, il gergo, provengono da storie con protagonisti Peter Parker, Matt Murdock o Barry Allen. Ma in questo caso no, il supereroe con super problemi è per la prima volta italianissimo. Biondo, triestino e alle prese con una sua immancabile Gwen Stacy. La sfida è di Gabriele Salvatores e del suo Il ragazzo invisibile, trascinante cinefantasy per famiglie che da dopodomani sarà in tutte le sale. Oggi il regista lo presenterà insieme al protagonista Ludovico Girardello alla biblioteca Renzo Renzi dove sarà alle 17,30 insieme agli autori del fumetto da cui l’ha tratto e la cui prima stampa è già andata esaurita. Poi alle 20,30 il tour cittadino toccherà il cinema Odeon dove la pellicola viene data in contemporanea con un’altra sala, The Space.

«Sono contentissimo – racconta l’autore di Marrakech Express e Nirvana -. La cosiddetta crossmedialità è fondamentale, come del resto la viralità su internet. La graphic novel ti permette di espandere l’universo, di spiegare cose che nel film non si vedono».

Leggiamo l’albo al contrario e partiamo dalla fine. E’ già pronto il sequel?

«(ride) Diciamo che i tre sceneggiatori (Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, ndr) hanno già scritto un ampio soggetto per il sequel. Con un Michele più adulto, più cattivo, che evolve. Vediamo quale sarà la risposta del pubblico alla prima pellicola, che tratta gli inizi del personaggio».

E ci sarà ancora lei a dirigerlo?

«Perché no?».

Perché ha accettato questa sfida?

«La sceneggiatura, che ho letto dopo aver terminato Educazione siberiana, mi è piaciuta molto. E poi c’era da colmare questo vuoto da noi, sul solco della tradizione americana anni ’80 della Amblin che produceva film che potessero unire grandi e piccini. Un immaginario collettivo che attraverso grandi personaggi ha segnato la mia generazione».

Perché in Italia nessuno mai si è cimentato con questo genere?

«Un po’ perché la nostra tradizione si basa sul neorealismo dei grandi autori, un po’ perché c’è stata sempre un po’ di diffidenza. E in Italia è dai tempi di Sergio Leone che il cinema di genere viene un po’ considerato di serie B. Si possono fare questi film con tanta qualità, senza dover puntare per forza al capolavoro».

Lei come ha trattato la materia?

«Non mi dispiace la filosofia degli Spiderman di Raimi, quella dei “grandi poteri e grandi responsabilità”. Il ragazzo al centro della storia è un giovane uomo in cui tutti i suoi coetanei possono identificarsi: si chiede chi è, quale sia il suo destino, perché è al mondo, quali siano appunto le sue responsabilità. E’ un tema antico, da Omero in avanti. Al di là del costume e del supereroe in sé, mi interessava descrivere questo».

Qual è il suo supereroe preferito?

«Non ce n’è uno in particolare. Devo dire però che i Batman di Burton e Nolan e gli Spiderman di Raimi mi sono piaciuti».

Il cinema italiano come sta?

«Io dire bene. Sorrentino, Garrone, Virzì, il successo di Martone col Giovane Favoloso, dimostrano che è in salute. Il mondo è più piccolo ed è giusto che le nostre storie di rivolgano anche all’estero».

Lei è reduce da “Italy in a Day”, un sguardo splendido sugli eroi della quotidianità. L’Italia di quali supereroi ha bisogno?

«Il film non ha niente a che fare con la realtà. Però c’è da dire che non abbiamo bisogno di supereroi in questo periodo di crisi. Mi viene in mente la politica, dove occorrono non effetti speciali ma professionisti normali che si occupino con disinteresse di persone normali. Si è super, aiutando gli altri con semplicità».

Ama Bologna?

«Da quando avevo 20-21 anni, quando già era avanti con la musica e con il teatro. Ora è un po’ la mia seconda casa».