L'invidia della maternità è l'arma del maschio

Massimo Gagliardi

Massimo Gagliardi

Egregio Vicedirettore, le scrivo perché ho letto la sua risposta di domenica scorsa a un lettore in merito alle conseguenze del femminismo sui maschi. Così lei terminava scrivendo rivolgendosi ai maschi: «Torniamo a difendere la nostra identità con forza e semplicità. Ma potremmo anche essere più insidiosi...». Insidiosi? Maddalena Scilanga 

risponde Massimo Gagliardi, Vice Direttore il Resto del Carlino

La sua curiosità mi permette di esplicitare una provocazione. Le donne hanno prima demolito i maschi, poi ne hanno occupato spazi e poteri (anche se i posti di comando restano in gran parte maschili).

La premessa della provocazione è questa: le donne hanno «l’invidia del pene». E i maschi? L’invidia della maternità, dico io. Fare figli è un potere enorme che noi mai avremo. Però, e qui sta la provocazione, lei acconsentirebbe a delegare la crescita dei figli al suo compagno? Acconsentirebbe che invece di prendere lei una licenza di maternità di sei mesi dopo la nascita di un figlio fosse lui? Sarebbe d’accordo che, a crescerlo, fosse lui come fa di solito una donna (casa, abbigliamento, scuola etc.). Provi a immaginarlo.

Dovrà ammettere che nessuna donna delegherebbe mai questi poteri a un uomo. massimo.gagliardi@ilcarlino.net

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