Gay, Merola: "Da settembre diritto alla sepoltura col partner"

Sembrano "dettagli" che "però fanno parte della vita quotidiana delle persone"

Una coppia gay

Una coppia gay

Bologna, 24 luglio 2014 - Dopo il via libera alla trascrizione delle nozze celebrate all'estero, il Comune di Bologna procede spedito sulla strada dell'ampliamento dei diritti in favore delle persone gay (ma non solo): con uno sguardo, in questo caso, che si spinge addirittura oltre l'esistenza in vita. Il prossimo passo, annuncia infatti il sindaco Virginio Merola, sara' una modifica al regolamento di Polizia mortuaria che consenta di essere tumulati insieme non solo ai parenti, com'e' previsto oggi, ma con chiunque si abbia avuto un legame affettivo in vita.

E' "una cosa che faremo in settembre", spiega il sindaco, oggi ai microfoni di Radio citta' del capo: "Capisco che il tema magari non e' molto allegro, ma basta cambiare il regolamento di Polizia mortuaria per permettere ad una persona, gay ma anche che ha solo una relazione affettiva, di poter essere tumulato insieme" al partner. "Oggi, per le regole antiche della Polizia mortuaria- continua il sindaco- e' permesso solo ai parenti". Non si tratta di un argomento residuale, per Merola: "Quando sei li' in concreto al funerale, e' una cosa che fa parte della vita quotidiana delle persone".

Per operare la modifica "ci vuole un atto del Consiglio comunale", spiega il primo cittadino, ricordando che si tratta di "una cosa gia' condivisa con un ordine del giorno del centrosinistra" e l'assessore alla Sanita', Luca Rizzo Nervo, "ci sta lavorando". Sembrano "dettagli" che "pero' fanno parte della vita quotidiana delle persone", ribadisce Merola, sottolineando che "non spendiamo o creiamo dei privilegi, ma concediamo di potersi tumulare insieme alla persona amata per tutta la vita". Ampliando il ragionamento, "non mi stanco di dire che dobbiamo cercare di rafforzare i legami affettivi tra le persone", dichiara il sindaco, mentre "qui nessuno vuole parlare della realta'". A Bologna ci sono 91.000 persone che vivono sole e per qualcuno, si toglie un sassolino dalla scarpa Merola, "sostenere i legami affettivi tra i gay significa disgregare la famiglia".

Al contrario, "trovo molto piu' convincente aiutare le persone che vivono insieme a farlo- continua il sindaco- piuttosto che stare fermi al palo" discutendo di "cos'e' la famiglia tradizionale o non tradizionale": rafforzando i legami affettivi "lavoriamo per la famiglia", al contrario di quello che accade se si mettono "paletti" sui diritti. 

(Dire)

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