Bar 500, l'allarme 'nebbiogeno' sventa (quasi) il furto

Castello di Serravalle, un altro colpo alla gelateria di Paolo Rossi. Poche centinaia di euro, danni ai serramenti

Paolo Rossi davanti al bar-tabaccheria mostra la saracinesca tagliata

Paolo Rossi davanti al bar-tabaccheria mostra la saracinesca tagliata

Castello di Serravalle (Bologna), 30 maggio 2016 - Non c'è pace per Paolo Rossi e per il suo bar-tabaccheria-gelateria 500: il frequentato locale di Castello di Serravalle noto per il gelato ma anche perchè obiettivo costante dei predoni della notte che fra venerdì e sabato scorso si sono di nuovo fatti avanti, mettendo a segno un colpo che poteva essere ancora più grave se ad un certo punto non fosse entrato in fuzione l’originale ed efficace ‘allarme-nebbiogeno’.

Ovvero il sistema che lo stesso Rossi descrisse nel corso della trasmissione Rai I fatti vostri condotta da Giancarlo Magalli. Protagonista del colpo dell’altra notte potrebbe essere un ladro solitario, puntualmente ripreso dalle telecamere di sorveglianze del locale, che è entrato in azione intorno alle tre. Armato di cacciavite e cesoie ha prima di tutto oscurato tutti i lampioni davanti e dietro il centro commerciale all’ingresso del paese di Valsamoggia. Una volta ottenuto il buio, si è messo a tagliare con una cesoia tranciante le maglie della saracinesca che di notte chiude l’accesso alla galleria coperta dove si trova anche uno degli accessi alla tabaccheria.

"A un certo punto è arrivato il pasticcere che consegna le paste per il bar. Lui aveva appena iniziato, ha nascosto tutto e poi, una volta che è riaprtito, si è rimesso al lavoro", racconta Rossi che ha appena visionato il video insieme ai carabinieri. Superato il primo ostacolo il ladro, col volto ben coperto da un cappello, ha spaccato il cristallo nel quadrante basso dell’ingresso al lato della tabaccheria. "Qua si capisce che prima era venuto a fare un sopralluogo ed ha visto che se stava steso in terra i sensori dell’allarme non sarebbero scattati", aggiunge il commerciante, già presidente della locale delegazione Confcommercio-Ascom, che lo scorso anno di questi tempi fu ancora al centro dell’attenzione perché, dopo avere subito una raffica di furti e tentativi di furto, decise di dormire in uno stanzino ricavato a fianco del laboratorio.

Non appena però il ladro si è allungato sul bancone per fare incetta di stecche di sigarette e gratta e vinci, l’allarme sonoro e nebbiogeno è scattato: «Erano le 4.42, abito di fronte, mi sono fiondato fuori, ma non ho visto niente, era buio pesto, sarà scappato da dietro, ha fatto una scia di sigarette....», commenta amareggiato ma non rassegnato. Poche centinaia di euro il valore del bottino, ben più alto il danno ai serramenti.

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