Giovedì 18 Aprile 2024

La città vuole dedicare una piazza o una via al ‘suo’ Giacomo Bulgarelli

La proposta, arrivata in Consiglio su proposta di Manes Bernardini, ha trovato un consenso unanime. Ma ci vogliono i tempi tecnici

Giacomo Bulgarelli

Giacomo Bulgarelli

Bologna, 29 gennaio 2015 - Bologna si appresta a dedicare una piazza, una via o un altro luogo pubblico al ‘suo’ Giacomo Bulgarelli, il mitico giocatore dello scudetto rossoblù del 1964. La proposta, arrivata in Consiglio comunale grazie ad un ordine del giorno presentato da Manes Bernardini, ha trovato consenso unanime e arriverà presto sul tavolo del sindaco Virginio Merola. C’e’ lo scoglio non indifferente della normativa sulla toponomastica, che prevede passino almeno dieci anni tra la morte di una persona e un’eventuale intitolazione, ma la Giunta potrebbe decidere di fare uno strappo alla regola: in passatto è già successo, con tanto di rilievi da parte della Prefettura.

Il nome di Bulgarelli, recita l’ordine del giorno, merita di essere associato ad un luogo pubblico “affinché tutti possano ricordare quale importante figura sia stata per la nostra città”. Bulgarelli, però, è scomparso nel 2009 e questo cozza con la normativa e di conseguenza con il Regolamento comunale, ricorda Antonietta Di Salvo, dirigente del servizio Toponomastica di Palazzo D’Accursio. Bisognerebbe aspettare, insomma, il 2019. “Ciò non toglie, però, che possa essere inoltrata la domanda di intitolazione”, spiega Di Salvo. La commissione Toponomastica, a quel punto, può comunque discutere la richiesta e formulare uno dei tre possibili responsi. Il nome proposto, infatti, può essere inserito tra quelli di “primaria importanza”, oppure la commissione può affermare che mancano i requisiti o infine può riservarsi. Ad ogni modo, spiega sempre Di Salvo, in calce alla risposta verrebbe comunque precisato che devono trascorrere i dieci anni e la pratica, nel frattempo, verrebbe sostanzialmente congelata.

In Consiglio comunale, però, sembra prevalere la volontà di accorciare i tempi. E’ giusto valutare “casi di evidente eccezionalità” e Bulgarelli è sicuramente “un personaggio straordinario”, afferma Rolando Dondarini (Pd). Anche Patrizio Gattuso (Fi) chiede di “scavalcare e bypassare certe farraginose pratiche burocratiche”. Gattuso, in realtà, già pensa a quale luogo intitolare a “Giacumino”: ad esempio l’attuale piazza della Pace, adiacente allo stadio, dove Bulgarelli passava gran parte del suo tempo quando non era in campo. Bernardini, invece, propone i giardinetti vicino al Meloncello, “oggi abbandonati a sé stessi”. Quella di Bulgarelli “è una figura per cui vale sicuramente andare in deroga” rispetto ai regolamenti, afferma Massimo Bugani (M5s), mentre Daniele Carella (Fi) ricorda che in fondo sono tanti i luoghi pubblici che sono stati intitolati prima dei dieci anni: compresa la sala di Palazzo D’Accursio dove si svolgono le commissioni, che porta il nome dell’ex sindaco Renzo Imbeni, scomparso nel 2005.

Sull’opportunità di procedere con un’intitolazione a Bulgarelli “non c’è partita”, dichiara Mirco Pieralisi (Sel), ma è il capogruppo del Pd, Francesco Critelli, a mettere il timbro definitivo della maggioranza. Quelli rappresentati dal calciatore sono “valori che vanno al di là dello sport” e per il Pd “si puo’ votare l’odg già lunedì prossimo”, afferma Critelli, concordando comunque con Bernardini la possibilità di “arricchire” il testo. La richiesta, così, arriverà al sindaco e dovrà essere la Giunta ad approvare una delibera. Se accadrà prima dei fatidici dieci anni, Di Salvo prevede l’arrivo di un richiamo da parte della Prefettura. In passato è già successo, ma senza particolari conseguenze: le intitolazioni “in deroga”, di fatto, sono rimaste in vigore.