Giurisprudenza dice addio a via Zamboni, il trasloco in piazza Scaravilli piace a tutti

Spazi stretti: si va al posto di Economia, che rinasce alla Staveco di Enrico Agnessi

Bologna: Palazzo Malvezzi, storica sede della Facoltà di Giurisprudenza (FotoSchicchi)

Bologna: Palazzo Malvezzi, storica sede della Facoltà di Giurisprudenza (FotoSchicchi)

Bologna, 22 luglio 2014 - La Facoltà di Giurisprudenza avrà presto una nuova casa. Dopo anni di mugugni per le aule troppo piccole, e gli studi dei docenti troppo angusti, è pronto il cambio di rotta: da Palazzo Malvezzi Campeggi, al civico 22 di via Zamboni, si trasloca nella vicina piazza Scaravilli. È l’attuale sede di Economia, lontana appena 300 metri e pronta a sua volta a migrare alla Staveco, con un effetto domino destinato a incontrare il favore di studenti e professori. Questo almeno a giudicare dagli applausi che hanno accompagnato la proposta avanzata, ieri mattina, dal rettore Ivano Dionigi durante la sua visita al consiglio di dipartimento di Scienze giuridiche.

L’obiettivo è quello di creare, nell’area compresa tra viale Panzacchi e la collina di San Michele in Bosco, un campus tripolare nel quale troverebbero spazio anche le facoltà di Informatica, Arte-Musica-Cinema ed Economia, Management e Statistica.

A disposizione di Giurisprudenza ci sarà quindi un’area di gran lunga maggiore (a conti fatti, circa tremila metri quadrati in più), che comprende anche la biblioteca Walter Bigiavi, in via delle Belle Arti. Oggi è centro di riferimento di studenti e docenti della scuola di Economia. In futuro, accoglierà quelli di Giurisprudenza. E soprattutto, al suo interno troveranno spazio i preziosi volumi custoditi oggi nei sotterranei di Palazzo Malvezzi Campeggi (di fronte la sede della Provincia), con rischi immaginabili per la loro integrità.

Restano da sciogliere un paio di nodi: quanto si potrebbe incassare dall’eventuale vendita dello storico palazzo Cinquecentesco di proprietà dell’Alma Mater, che ospita Giurisprudenza dal 1987, e i tempi necessari per ultimare il trasloco. "Quelli non saprei quantificarli", avverte Giovanni Luchetti, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, che sulla nuova sede aggiunge: "È una soluzione molto buona, in grado di rispondere alle esigenze della facoltà. Da anni c’era un problema di spazi, sia per quanto riguarda le aule che gli studi dei docenti. Così, si riducono le criticità".

La proposta del rettore, riferisce Luchetti, "è stata accolta con ampissimo consenso". Per questo, "non possiamo che rallegrarci della soluzione — osserva —. Speriamo di chiudere nei tempi più brevi possibili". Anche perché la priorità al momento si chiama biblioteca: "Siamo tra le prime tre o quattro in Europa — ricorda con orgoglio Luchetti — e abbiamo bisogno di spazio".

Enrico Agnessi

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