Graphic News: la cronaca in tavola

Idee vincenti

Un disegno di Francesca Zoni

Un disegno di Francesca Zoni

Bologna, 22 aprile 2015 - Una forte impronta sul sociale, la voglia di aprire una strada, oltre 10mila utenti unici e 43mila pagine viste in tre settimane. Centinaia di richieste di lavoro, inoltre, da parte dei fumettisti di tutto il mondo. Entrare sul sito di Graphic News è come partire per un’avventura sulla nave Pequod del capitano Achab. Il mare aperto dell’immaginazione. Pequod, chissà perché, è anche il nome della cooperativa fondata da Pietro Scarnera, 36 anni, Michele Barbolini, 33 anni, Federico Mazzoleni, 31 anni e David Biagioni, 31 anni. Una società dedita a «narrazioni e immagini per la comunicazione» che ha come fulcro il giornalismo fatto a fumetti. Ed ecco che nasce Graphic News.

«Siamo partiti con il sito il 26 marzo scorso – spiega Barbolini, scrittore laureato in Lettere -, il progetto era in cantiere già dalla scorsa estate. Il bando Culturability la chiave: il nostro progetto è stato selezionato e abbiamo cominciato a lavorare a fumetti che potessero essere letti sul web, anche attraverso smartphone e tablet. Due i formati di lettura: slide (scorrimento laterale con il click) e scroll (il classico movimento con la rotellina del mouse), veloci e per tutti». La prostituzione (il potente Povere veneri di Francesca Zoni), l’esercito delle partite Iva, ospedali psichiatrici giudiziari, i disturbi del sonno. Queste alcune delle storie sviluppate un po’ su impulso dei papà del sito, un po’ dopo le proposte della decina di collaboratori a disposizione. Almeno per ora. Nove sono state le storie in partenza, a oggi l’uscita resta settimanale con relativa riunione di redazione in via San Valentino, una scelta dei temi sulla pelle della notizia.

Come la tragedia delle migrazioni dal Nordafrica, tristemente attuale e pensata da Pietro Scarnera come un’infografica: «Abbiamo diviso il sito per aree classiche: c’è un primo piano, ci sono gli approfondimenti, c’è un blog con ulteriori riflessioni – spiega Pietro, giornalista laureato in Comunicazione –. Pensiamo che il fumetto sia perfetto per uno storytelling, specie per alcuni temi, è una strada quasi totalmente vergine per il giornalismo in Italia. Sentiamo che il racconto funziona meglio in prima persona, non è un caso se i più grandi fumettisti fanno così». I 4 capitani della Pequod di via San Valentino sono perfettamente complementari. Le loro graphic news spopolano sui social network e la prossima frontiera potrebbe essere quella di interviste, rubriche e recensioni. Sempre a fumetti.

 

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