Venerdì 19 Aprile 2024

I fratelli che vengono dal mare

La rubrica 'Cose di questo mondo' di Don Giovanni Nicolini

Don Giovanni Nicolini

Don Giovanni Nicolini

Bologna, 25 gennaio 2015 - CARO Giovanni, vedo che parli e scrivi di una Terza guerra mondiale che è già incominciata e che porrà al nostro mondo domande difficili e angoscianti, perché in questa guerra il Nemico sono i Poveri...

CARO amico, questa frase del tuo messaggio è un’edizione scopiazzata da interventi e parole del nostro caro Papa Francesco. Dopo anni di arrivi tra noi di popolazioni straniere, ora il fenomeno assume proporzioni sempre più grandi, davanti alle quali la reazione è sempre più delicata. Il Mediterraneo è diventato un confine stretto, anche se drammaticamente pericoloso, e il nostro Paese è l’inevitabile primo attracco di queste traversate. Anche per noi, discepoli di Gesù, sarà inevitabile una domanda: se e come accoglieremo questi uomini e queste donne, che per noi, in Gesù, sono fratelli e sorelle. I confini dell’antico Impero romano furono minacciati a Settentrione da tribù guerresche: i barbari, venivano chiamati. Questi stranieri sono disarmati e hanno come unico obiettivo di fuggire dalla fame, dalla povertà e da regimi sanguinari. Ti scrivo oggi di ritorno dalla missione delle Chiesa bolognese in Tanzania, dove sono andato a trovare le mie sorelle e i miei fratelli che là vivono, lavorano e pregano. Ho gli occhi e il cuore pieni di tanti volti e di tante povertà. Soprattutto le ferite di molti bambini. Tenteranno anche loro la traversata del deserto e del mare per trovare a Lampedusa qualche petalo dei fiori che il Papa ha gettato in mare domandando a ciascuno di noi: «Dov’è tuo fratello?». A questi ‘nemici’ spareremo o apriremo le braccia? Se puoi e se vuoi, consegniamo questa domanda alla luce e alla speranza della preghiera. Buona domenica a te e a tutti i cari lettori del Carlino.

Giovanni della Dozza