Il Consiglio approva il documento anti-Cassero, ma ‘depotenziato’. Bagarre in aula

Dal testo originario viene cancellata la parte che condannava le «rendite di posizione» e si chiede di «applicare il regolamento delle assegnazioni delle sedi». L’ironia dell’opposizione: «Benvenuti nella legalità»

Bologna, la protesta in Consiglio comunale (FotoSchicchi)

Bologna, la protesta in Consiglio comunale (FotoSchicchi)

Bologna, 26 marzo 2015 - UNA PROTESTA in aula, con tanto di cartelli (). Continua a fare discutere l’ordine del giorno definito ‘anti-Cassero’, presentato dalla consigliera del Pd Raffaella Santi Casali.

Oggi il testo che chiedeva alla giunta di cancellare le «rendite di posizione» rispetto alle assegnazioni delle sedi per le associazioni, è passato in consiglio comunale. Ma con un cambiamento: le parole ritenute esagerate da parte della maggioranza sono state cancellate e, in sostanza, si scrive che la giunta deve «fare rispettare il regolamento», dove si prevede la procedura del bando pubblico. Il compromesso al ribasso, secondo le opposizioni, certifica che prima si agiva al di fuori delle regole. Ed ecco il perché dei cartelli esibiti in aula: «Benvenuti nella legalità».

I CONSIGLIERI della maggioranza hanno risposto con applausi altrettanto polemici e qualche «buffoni», «andiamo avanti» e «vi accontentate di poco», mentre la presidente Simona Lembi invitava ad abbassare i cartelli.

Il capogruppo del Pd, Claudio Mazzanti, la prende con filosofia: «Il cartello era perfetto. Vorrei ricordare alle opposizioni che l’odg ribadisce che bisogna rispettare il Regolamento sulle Libere forme associative e questo è stato sempre fatto».

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