Il dono del Cardinale

La rubrica Cose di questo mondo di don Nicolini

Don Giovanni Nicolini

Don Giovanni Nicolini

QUELLI che il cardinale Caffarra ha affidato alla Caritas sono molti soldi. Non ti sembra che sia stata un’imprudenza rendere pubblico questo gesto di segreta carità?

TI RISPONDO perché sono a conoscenza di tutta questa vicenda. Il regalo è certamente ingente, e pone interrogativi delicati sulla destinazione e sull’uso di questa risorsa. L’arcivescovo non voleva essere Lui a rendere pubblico questo evento. Ma indubitabilmente era bello e anche fecondo far sapere di questo suo gesto. Io sono contento di tale ‘pubblicazione’! I ‘troppi soldi’ per la comunità cristiana sono sempre un problema molto delicato, e già in questi mesi si erano avvertiti momenti delicati ed esposti. In questo modo tutto è adesso più semplice e chiaro. Il cardinale ha indicato la destinazione della sua offerta: le famiglie in difficoltà! In tal modo ha aperto una strada e una prospettiva indubitabile, che non può essere confusa con altre destinazioni e altre finalità. Con tale gesto mi sembra che Egli renda un grande favore anche al Vescovo che gli subentrerà! Sono infatti certo che il suo successore non vorrà staccarsi da questa destinazione! E’ molto meglio quando non bisogna cercare e indicare una via, perché altri ce l’hanno già indicata! Ed è una strada di grande importanza per l’intera società. Ho saputo di uno splendido intervento dell’arcivescovo, che ha fatto una visita ad un incontro dell’azienda, dove ha detto che il lavoro delle persone in quell’ambiente è nobilitato dal fatto che chi vi opera sa anche di contribuire al sostegno di chi si trova in difficoltà! Io sono grato al Signore per questi gesti e queste parole che rispecchiano con semplice e umile fedeltà il primato evangelico dell’amore per i fratelli, a partire dai più poveri di loro. E’ bello quando il Vangelo diventa una ‘buona notizia’ nell’orizzonte concreto della nostra vita. Non è un nostro merito, ma continua ad essere semplicemente un grande regalo del Signore. E noi ne siamo contenti! Buona Domenica a te che mi hai scritto, e a tutti i cari amici della nostra rubrica domenicale.

don Giovanni della Dozza

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