Ima, accordo con la Fao: il packaging bolognese per combattere la fame in Africa

Vacchi: “Interverremo sullo spreco alimentare”. Stanziati 450mila euro

La stretta di mano tra Alberto Vacchi, numero uno di Ima, e Laurent Thomas, assistant director-general della Fao (Foto Dire)

La stretta di mano tra Alberto Vacchi, numero uno di Ima, e Laurent Thomas, assistant director-general della Fao (Foto Dire)

Bologna, 8 ottobre 2015 - Il packaging di Ima per combattere lo spreco alimentare e la fame in alcune zone dell’Africa Subsahariana. Sono queste le finalità dell’accordo sottoscritto nei giorni scorsi dalla multinazionale ‘tascabile’ bolognese e la Fao e mirato a sviluppare il packaging alimentare nelle aree povere del globo.

“Si tratta di intervenire con le tecnologie appropriate sullo spreco alimentare che da stime della Fao rappresenta la perdita di un terzo del consumo degli alimenti per uso umano, ed in questo quadro il packaging può giocare un ruolo strategico anche nella lotta contro la fame e la malnutrizione”, spiega il numero uno di Ima, Alberto Vacchi, che ha firmato con Laurent Thomas, assistant director-general dell’organizzazione per la lotta alla fame nel mondo, l’intesa per l’esecuzione del progetto ‘Improving food packaging for small and medium agro-enterprises in Sub-Saharan Africa’.

Si tratta di un piano triennale nell’ambito del quale Ima ha stanziato un contributo complessivo di 450.000 euro. Il progetto interesserà la regione sub-sahariana dell’Africa, in particolare le piccole e medie imprese del Cameroon, Costa d’Avorio, Ghana, Kenya, Mali, Nigeria, Rwanda, Senegal, Tanzania e Zambia. Al programma partecipano anche l’International trade Center (Itc) di Ginevra, centro per il commercio internazionale che, affiliato all’Organizzazione mondiale del commercio e alla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, fornisce assistenza tecnica in campo commerciale.

“La possibilità di partnership con gruppi privati da parte della Fao - aggiunge Vacchi - apre nuove opportunità di cooperazione internazionale per esprimere al meglio il ruolo sociale dell’impresa”. Il progetto è stato ideato nell’ambito dell’iniziativa Save food cui Ima aderisce dal 2013, e che vede coinvolte con la Fao le principali industrie produttrici di macchine automatiche per il packaging.

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