Morto in autostrada, i consigli per non farsi travolgere

La dirigente della Polstrada, Simonetta Lo Brutto, spiega cosa non bisogna fare

Gli operatori del 118 soccorrono un automobilista dopo un incidente

Gli operatori del 118 soccorrono un automobilista dopo un incidente

Bologna, 19 agosto 2014 - Cinque incidenti fotocopia e sei vittime in meno di un anno sulle autostrade del nodo bolognese. La sosta in corsia di emergenza è una vera e propria ‘roulette russa’ e una piccola avaria alla macchina, come una gomma forata, può fare la differenza fra un tranquillo viaggio verso una località di villeggiatura e una tragedia. La dottoressa Simonetta Lo Brutto, dirigente della polizia stradale di Bologna, vigila con i suoi uomini sulle principali direttrici che attraversano l’Italia da Nord a Sud passando per Bologna.

Tante vittime con lo stesso copione. La sosta in corsia di emergenza è da evitare?

«Si tende a sottovalutare la corsia di emergenza. A volte gli utenti pensano che sulla strada ci siano zone franche che invece non esistono, ritenendo che in corsia di emergenza si sia sicuri come se ci fossero scudi a proteggerci. La corsia serve per chi ha necessità di doversi spostare urgentemente dalla carreggiata su cui circolano gli altri mezzi, ad esempio per un’avaria. Anche io probabilmente avrei fatto come il signore investito, nella stessa situazione. Ovviamente, è sempre consigliabile accostare in una piazzola di sosta, dove c’è più protezione».

Non sempre però, come nella tragedia di Bentivoglio, c’è una piazzola nelle vicinanze.

«C’è però qualcosa che si può fare comunque. Chi ha una gomma forata e sa di essere in grado di provvedere da sé alla sostituzione, come per altri piccoli problemi che possono capitare durante un viaggio, di solito non avverte nessuno del problema. Invece, si tratta di una situazione che va segnalata, al concessionario del tratto autostradale o alla polizia stradale attraverso il 113. Una pattuglia o personale ausiliario della viabilità può recarsi sul posto in tempi rapidi e dare assistenza e protezione: un mezzo con segnalazioni ben visibili si fermerà alle spalle dell’auto in avaria. Questo garantisce maggiore sicurezza e il personale potrà aiutare l’automobilista rendendo l’operazione molto più veloce».

Quali sono i comportamenti incauti o rischiosi che più frequentemente incontrate sulle autostrade?

«Ogni tanto vediamo persone che saltano l’uscita perché distratte, allora si fermano poco dopo in emergenza con l’intenzione di fare in retromarcia quei pochi metri, pensando che questo non sia pericoloso. Un altro comportamento rischioso è spostarsi da una corsia all’altra senza mettere la freccia. Sembra banale ma non lo è: quando si guida non è semplice percepire la velocità di avvicinamento degli altri veicoli e indicare agli altri l’intenzione di cambiare corsia consente perlomeno a chi segue di rallentare. I casi di tamponamento per la mancata segnalazione sono più frequenti di quanto non si creda. Altri comportamenti scorretti molto comuni sono purtroppo l’uso del telefonino alla guida e il mancato rispetto delle distanze di sicurezza».

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