Italia-Spagna, è il derby del cuore

Campionati Europei di calcio, partita speciale per i bolonios del Collegio di Spagna

Bologna si prepara a Italia-Spagna, nella foto un gruppo di spagnoli (Schicchi)

Bologna si prepara a Italia-Spagna, nella foto un gruppo di spagnoli (Schicchi)

Bologna, 27 giugno 2016 - Il cuore in patria e i piedi la simpatia molto radicati in città. Stasera, per gli ottavi di finale dei Campionati Europei di calcio, i bolonios del Collegio di Spagna tiferanno ovviamente per le ‘furie rosse’, ma con equilibrio, perché l’amore che li lega a Bologna, dove studiano, e quindi all’Italia è veramente grande. Nella sala dove assisteranno alla partita, oltre al direttore e responsabile Juan José Gutiérrez Alonso, sono invitati anche molti ragazzi bolognesi, a prova della perfetta integrazione.

Tra i dieci bolonios presenti, J. Francisço Ayuso, che segue il dottorato in diritto elettronico: «Tiferò per la Spagna, ma se perderà non sarà così dispiaciuto perché l’Italia è un Paese che amo. Al punto che mi piacerebbe tanto fermarmi, una volta terminati gli studi». È evidente che la permanenza bolognese di questi collegiali non fa loro dimenticare i propri obblighi di cittadini, infatti sono dispiaciuti di non aver potuto votare ieri, ma per farlo sarebbero dovuti andare a Milano al Consolato Generale spagnolo e poi spedire la propria scheda per posta. Gli impegni di studio non hanno consentito a molti questa opportunità.

Anche J. Antonio Castillo, qui per lo stesso dottorato, si sente ormai così tanto italiano che pur tifando per la Spagna sarà felice anche di un risultato diverso. Quella di questa sera sarà comunque l’occasione per stare assieme ai tanti amici bolognesi che si sono fatti durante la loro permanenza.

Staranno insieme e, qualunque sia il risultato finale, poi si siederanno a tavola per una bella cena in un clima giovane e rilassato. Molto rammaricato è invece José D. Ortega, che ha fatto la tesi di ricerca in diritto sull’Unione Europea: «Dalle 17 sarò in Santa Lucia per la cerimonia di proclamazione dei dottori di ricerca, e quindi non so se riuscirò a vedere la partita. Ma il tifo è scontato, e anche in caso di sconfitta della Spagna – sostiene – sarà comunque una vittoria perché un pezzo del mio cuore è italiano».

È d'accordo anche Alvaro Pascual, professore in storia dell’arte qui per un progetto di ricerca sulla Casa Cervantes: «Spagna e Italia vanno d’accordo e non c’è rivalità». Al Collegio si respira un clima sportivo di grande serenità anche se ovviamente si parla pure di argomenti più seri, come l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea, vista non in senso positivo. I giovani hanno una visione europeistica del futuro, ma sostengono che forse questo risultato potrà servire all’Europa per reagire e diventare più forte.

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