Venerdì 19 Aprile 2024

Mai più un caso come quello di Greta & Vanessa

Bologna, 25 gennaio 2015 - Le notizie che ci arrivano dai media circa i nostri concittadini ‘volontari cooperanti’ sollevano interrogativi. Perché genitori responsabili lasciano partire per Paesi a rischio due ragazze? Chi le paga? Perché la Farnesina non emette un comunicato nel quale si dice che qualsiasi italiano che si reca in luoghi a rischio lo fa a sua responsabilità e che il Governo non paga riscatti?  Piero Nannoni

Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino' Beppe Boni

La vicenda di Greta e Vanessa, le due volontarie rapite in Siria e rilasciate dietro un probabile consistente riscatto pagato dallo Stato, ci ha insegnato molte cose. La riflessione vale doppiamente se, come sembra, le due inesperte ragazze si erano recate in zona di guerra anche per aiutare i ribelli anti Assad vicini agli islamici radicali e non solo la popolazione civile. Ognuno di noi è libero di fare ciò che vuole ma a monte serve un sistema di controllo più capillare sulle organizzazioni di cooperazione umanitaria, molte delle quali improvvisate e politicamente in chiaroscuro, che si impegnano sugli insidiosi fronti mediorientali. Chi parte deve possedere una preparazione adeguata e deve affidarsi ad organizzazioni strutturate e riconosciute. Chi utilizza altri canali si deve assumere tutti i rischi del caso. Lo Stato non può continuare a pagare riscatti che servono a finanziare i terroristi.

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