Delitti e talk show, ma i conti veri si fanno in Tribunale

Bologna, 31 gennaio 2015 - I talk show in tv sui delitti famosi sono la fortuna degli avvocati difensori. Si potrebbero permettere (e forse lo fanno) di lavorare gratis, tanta è la visibilità mediatica che ottengono dalla loro presenza. Da anonimi legali, diventano big del foro. Lo si nota pure dal loro abbigliamento sempre più alla moda. Giovanni Giovannelli, Cagli (Pesaro-Urbino)

Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino' Beppe Boni

La televisione e il web hanno cambiato il modo di fare informazione. Accanto ai contenuti offrono spesso lo show e la spettacolarizzazione delle notizie. I processi si fanno nei Tribunali e non in televisione, ovvio. Ma i talk show offrono la possibilità di portare nelle nostre case vicende e approfondimenti che altrimenti non tutti avrebbero la possibilità di conoscere. Gli avvocati fanno il loro mestiere, ma d’altra parte chi meglio di loro conosce la vicenda degli imputati che difendono? E se qualcuno diventa una star pazienza. Fa parte del gioco. I conti veri poi si saldano nell’aula del Tribunale e lì è tutt’altra storia. E nei talk show sui delitti non ci sono solo loro ma anche investigatori, esperti, periti. Avetrana, Yara, Cogne sono gialli che hanno tenuto banco in tv per molte serate. Meglio sapere qualcosa in più che in meno.

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