Lucio Dalla, scoperti cinque inediti nascosti in un hard disk

I collaboratori della Pressing: "Vedranno la luce"

Lucio Dalla nella sua barca trasformata in studio di registrazione (Bove)

Lucio Dalla nella sua barca trasformata in studio di registrazione (Bove)

Bologna, 17 luglio 2016 - Ripartire dai nuovi talenti, essere attenti a quello che succede nella scena musicale italiana, quella fatta da giovani che, al di là dei reality televisivi, non avrebbero altre possibilità per essere ascoltati. Proprio come faceva Lucio Dalla che, al sostegno e alla valorizzazione di personaggi nuovi del pop nazionale dedicava risorse e tempo. E i risultati arrivavano. Un nome su tutti, Samuele Bersani.

Oggi la stanza è sempre quella, in un angolo della casa di via d’Azeglio, un ufficio piccolo, impreziosito dalla impressionante collezione di dischi d’oro che affollano le parete. Qui ancora c’è la sede operativa della Pressing Line, la sua casa discografica, il suo ambiente operativo dal quale, circondato da poche fedelissime persone, si occupava non solo di pianificare il lancio dei suoi album, ma anche l’attività dei tanti artisti che scopriva a produceva. E da qui ricomincia la Pressing che torna essere una realtà grazie alla volontà di Daniele Caracchi, uno degli eredi del cantautore, con alcuni dei collaboratori di sempre, Paolo Piermattei e Marcello Balestra che cura il management. E con gli stessi obiettivi.

«Siamo ancora qui – dice Caracchi – per seguire le volontà di Licio, per lavorare, come lui faceva e come avrebbe fatto ancora oggi, sul futuro. Che vuol dire nell’immediato essere al fianco di alcune giovani cantanti, tra le quali la bolognese Giulia Olivari e Grazia Cinquetti, che la Pressing ha scoperto e con le quali ha iniziato a collaborare. Non siamo una casa discografica in senso tradizionale, come la Pressing non è mai stata. Per adesso aiutiamo queste ragazze a definire il proprio stile, a crescere, le affianchiamo nell’attività dei live. Di una, Simona Severini, che è una cantante da tempo molto apprezzata nei circuiti del jazz, produrremo tre brani in uscita in autunno. Se, come speriamo, ci sarà un riscontro e un interesse da parte del pubblico potremmo decidere di far entrare nel progetto una grossa etichetta discografica».

E, a proposito di concerti, dopo l’estate la presenza della Pressing a Bologna sarà sempre più nitida. «Abbiamo deciso di dare una opportunità concreta ai tanti artisti dei quali riceviamo del materiale da ascoltare. Faremo, con scadenza irregolare, una serie di piccoli live qui a Bologna dove i ragazzi potranno esibirsi di fronte a un pubblico vero. E il sito della Pressing è diventato uno spazio virtuale dove gli aspiranti cantanti possono postare le loro canzoni, in audio e video. L’iniziativa si chiama Alla finestra e tutti possono votare la loro canzone preferita. Chi riceve il numero più alto di voti diventerà il nostro ‘artista del mese’ e si esibirà in un concerto al Teatro del Navile, che Lucio, anche per la vicinanza con la sede della Pressing, considerava il ‘suo’ teatro». Qui Dalla salì sul palco per duettare a sorpresa con gli allora sconosciuti Marta sui Tubi. E il giorno dopo era in studio con loro per incidere Cromatica».

E di Dalla, cosa rimane? «La sua energia, sicuramente, la sua voglia di diffondere la musica giovane. E le sue canzoni. Custodiamo gelosamente qui alla Pressing un patrimonio culturale che ancora nessuno ha potuto ascoltare, ma sul quale siamo al lavoro. Dopo la scomparsa di Lucio abbiamo fortunosamente salvato cinque suoi inediti: erano custoditi su un hard disk nel suo studio di registrazione. Sono tracce che vedranno la luce. Pubblicarle è un nostro dovere. E sarà il regalo vero che Lucio, ancora, farà a chi lo ha amato».

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