Sabato 27 Aprile 2024

Magli crea il Museo della moda

Sarà un’esposizione permanente di oltre 800 "scarpe storiche" (GUARDA LE FOTO)

Modelli della Bruno Magli

Modelli della Bruno Magli

Bologna, 28 novembre 201 4- La Bruno Magli va alla riscossa. Pur gravata da un debito tra i 18 e i 20 milioni, la storica griffe calzaturiera nata sotto le Due Torri nel 1936 presenta un ambizioso piano di rilancio.

Due le iniziative in cantiere: la prima prevede che da gennaio 2015 il centro direzionale di design e controllo qualità si trasferisca dall’attuale sede di via Corticella al Caab, per poi entrare a far parte dell’area eccellenze di Fico-Eataly World.

La seconda è un Museo della Moda che, come spiega il presidente del cda Bruno Magli, Giuseppe Pirola, «consisterà in un’esposizione permanente di oltre 800 scarpe storiche, concesse in comodato d’uso gratuito al Comune».

Pirola conta così di rilanciare il brand che ha calzato, tra le altre, Sophia Loren e Christina Onassis: «La situazione debitoria richiedeva di aprire una procedura presso il Tribunale, ma la nostra volontà era quella di non limitarci all’alienazione degli asset, dando continuità alla produzione». Dopo due nuove collezioni e le offerte ricevute dai fondi Usa Carlyle, Blue Star e Neuberger Berman, che si sono impegnati a dare piena soddisfazione ai creditori (in primis fornitori e dipendenti), è arrivata l’ammissione della Magli al concordato preventivo. Un’asta coordinata dal Tribunale bolognese deciderà quale dei tre investitori assumerà il controllo dell’azienda. «Il prossimo passo – sottolinea il presidente Pirola – sarà allestire, all’interno di Fico, una mini catena produttiva da 40 paia di calzature al giorno che mostri ai visitatori il processo di lavorazione, dalla scelta dei pellami alla scarpa finita».

L’assessore comunale all’economia Matteo Lepore benedice l’accoppiata Magli–Fico: «Bologna si conferma attrattiva per gli investitori stranieri – osserva –. Con Bruno Magli assistiamo all’incubazione di una nuova startup per la quale il connubio tra cibo e design è il messaggio fondamentale».

Un plauso al piano di rilancio dello storico calzaturificio arriva anche da Andrea Segré, docente dell’Alma Mater e presidente del Caab: «A Bologna il cibo non è l’unica eccellenza. Per questo, grazie anche alla sensibilità del Tribunale e alla rapidità del Comune, Magli sarà una delle punte di diamante del Caab e poi di Fico».

Resta la preoccupazione dei dipendenti: attualmente, su 40 in organico, 25 sono in cassa integrazione ordinaria (che scade oggi). E Pirola, annunciando l’incontro del pomeriggio con i sindacati, chiarisce che il piano di rilancio prevede di salvarne 12. Al termine del faccia a faccia il segretario bolognese di Filctem-Cgil, Roberto Guarinoni dichiara: «L’idea di localizzare la Magli al Caab ci trova d’accordo. Ma servono urgentemente un tavolo di crisi e la cassa integrazione speciale. Ci auguriamo che il Tribunale entri nel merito dei singoli piani aziendali degli investitori».