Bologna, 25 novembre 2014 - "Una persona per bene, tranquilla". Così chi lo conosceva descrive Massimo Marabini, il 49enne morto ieri intorno alle 20.40 negli impianti del centro sportivo Dozza (foto) di via Romita, periferia di Bologna, durante una partita a calcetto. L'uomo abitava in galleria Marconi a Bologna, era sposato e aveva una figlia adolescente. Da circa tre anni e mezzo lavorava come agente commerciale da Illumia dove era molto apprezzato dai colleghi ancora increduli di quanto accaduto.
Ieri Marabini si è accasciato mentre giocava una partita di calcio a 7 con amici e a nulla è valso il disperato tentativo di rianimarlo. La tragedia è avvenuta poco dopo le 20 di ieri quando compagni e avversari lo hanno visto cadere improvvisamente, colto da malore. Sul posto immediatamente l’automedica del 118 e un’ambulanza, e per mezz’ora i sanitari hanno provato invano a rianimarlo. Il decesso è avvenuto sul posto, dove nel frattempo erano arrivati anche i carabinieri. A stroncare il 48enne potrebbe essere stato un infarto.