Eccessi di velocità, domenica è il giorno nero

Rilevatori fissi, ecco la mappa. Aumentano i tempi per l’invio dei verbali

Un autovelox  in funzione

Un autovelox in funzione

Bologna, 25 novembre 2015 - L’automobilista della provincia si è rassegnato alle multe degli autovelox fissi della ‘Città Metropolitana’. Nel 2012 i ricorsi toccavano quota 60mila mentre alla fine del 2013 sono calati a 48mila e il trend del 2015 registra un’ulteriore diminuzione. Nel 2014 soltanto un ricorso è stato accolto dal giudice di pace e nel 2015 la casella dei ‘vincitori’ è ancora a zero. Le postazioni fisse sono 19 in tutto di cui 5 disattivate in quanto vicine a degli incroci e non più in linea con le ultime normative. La domenica contrariamente a quello che si pensa è la giornata in cui vengono elevati più verbali per il superamento dei limiti di velocità (la violazione dell’art 142). Mentre, dall’ultimo studio della polizia provinciale, emerge che durante la settimana gli automobilisti a causa delle file ed essendo maggiormente concentrati, difficilmente superano i limiti.

La domenica invece si ‘scatenano’ e agli automobilisti della provincia sia giungono i turisti in visita alle bellezze di pianura e montagna. Fra le postazioni che elevano più multe ci sono quelle sulla Bazzanese a Zola Predosa e sulla Zenzalino a Budrio. Seguite dalle colonnine grigie a San Matteo della Decima tra Persiceto e Sant’Agata. Anche sulla San Vitale all’altezza di Castenaso e sulla Trasversale all’altezza di Medicina, spesso gli automobilisti finiscono nella trappola dei rilevatori. In generale le multe sono calate e dalle 55mila del 2013 si è passati alle 48mila del 2014 e a 23mila del 2015. In percentuale c’è un calo del 14 per cento di multe tra un anno e l’altro. Questo anche per il fatto che gli automobilisti si sono abituati a rallentare in corrispondenza delle postazioni grigie.

Le contravvenzioni arrivano a casa più lentamente: nel 2012 ci volevano 12 giorni adesso i verbali ne impiegano 19. «L’incremento dei giorni di notifica è dovuto al passaggio al nuovo ente – spiegano dalla Città Metropolitana – e alla nuova denominazione di corpo di polizia e quindi alla modifica di intestazione del conto corrente di pagamento e conseguente aggiornamento verbali». Del resto, nel 2013 erano 4mila i verbali che hanno portato alla decurtazione della patente; mentre l’anno dopo, nel 2014, sono calati di un migliaio.

L’incasso maggiore per l’ex Provincia grazie violazioni accertate nel 2008 era quasi di 12 milioni di euro elevate in gran parte nei comuni della bassa e della media pianura, con poche presenze sull’Appennino. Ma la cosa da sottolineare è l’importo totale del valore delle multe che dal picco del 2008 scende costantemente fino ai 3,2 milioni di euro del 2014. Cosa è successo: semplicemente la maggior parte delle violazioni è relativo al comma 7 del codice della strada: ovvero la violazione del limite di velocità non supera i 10 chilometri orari. Col risultato che nel 2014 sui 48mila verbali, ben 40mila valgono una sanzione da 41 euro.

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