I quattro marocchini espulsi, audio choc: "Allah prendi il nostro sangue"

Lacrime e preghiere nel video e negli audio sequestrati dai pm bolognesi

Uno dei 4 marocchini espulsi (Foto Schicchi)

Uno dei 4 marocchini espulsi (Foto Schicchi)

Bologna, 24 novembre 2015 - “Allah prendi il nostro sangue finché non ti basta. E’ il martirio per la causa di Allah il nostro obiettivo. Il tempo del jihad è arrivato. Allah, aiutaci a raggiungere i nostri martiri’’. Abdelali Bouirki piange e prega, prega e piange, fra le lacrime invoca il martirio, in un agghiacciante file audio sequestrato dalla Digos durante le indagini sul gruppo di marocchini espulsi ieri.

Bouirki è ritenuto dagli investigatori il leader spirituale della cellula, nonché il più attivo nello scaricare da Internet materiale di propaganda e veri e propri manuali tecnici attraverso la piattaforma Paltalk. Fra i file trovati in suo possesso spicca ‘I precetti del Jihad’, in cui uno sceicco afferma che la guerra santa ‘‘diventa un dovere individuale qualora qualsiasi parte del suolo islamico venga invasa’’ e che ‘‘il musulmano non è tenuto ad obbedire all’imam che gli chiede di non abbracciare la causa del jihad’’.

Particolarmente preoccupante, per gli investigatori della Digos e il pm Enrico Cieri, è un file audio trovato in possesso di un altro dei quattro espulsi, Abdelkrim Kaimoussi. Il titolo è ‘La tecnica di guerra nelle città’ e spiega con dovizia di dettagli come organizzare una cellula terroristica e come lavorare per compiere un attentato contro la sede della Banca centrale europea.

‘‘Il guerrigliero nelle città non è obbligato ad avere le sembianze del combattente – spiega l’istruttore – ma potrà essere, per esempio, un commerciante. Le operazioni effettuabili nelle città possono essere l’uccisione del nemico o un attentato. Esistono due tipi di organizzazione della guerriglia urbana: l’organizzazione piramidale che però non è consigliata e l’organizzazione tramite cellule’’. Ognuno dei componenti di una cellula, spiega ancora il file, ‘‘conosce solamente il suo capo cioè chi l’ha reclutato’’, in modo che da un arresto non si possa arrivare a tutti gli altri.

Il predicatore spiega poi l’importanza della raccolta delle informazioni prima di passare all’azione, ricordando che ‘i fratelli hanno sbagliato la modalità dell’attentato al World Trade Center a New York (del 1993, ndr) usando un camion imbottito di una tonnellata di esplosivo’’, perché non sono riusciti ad abbattere l’edificio.

‘‘Se il comando – prosegue il manuale – decide di fare l’attentato alla Banca centrale europea e decide che ci vogliono 12 mujaheddin ognuno di loro munito di 20 chili di cinture esplosive (...) loro hanno bisogno di 240 chili di esplosivo, di 12 kalashnikov, 36 bombe a mano’’.

Questi elementi non sono stati ritenuti dal Gip Letizio Magliaro sufficienti per concedere le misure cautelari per i quattro aspiranti jihadisti. Il giudice ha riconosciuto il carattere fondamentalista dalle loro idee, definito inquietante, ma non ha reputato che la detenzione e scambio di materiale scaricato da Internet inneggiante alla guerra santa fosse sufficiente a concretizzare il reato di addestramento di combattenti.

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