Centro Gru: "Gli anni bui sono passati, l’edilizia sta ripartendo". Guarda il video

Premio Mascagni, il gruppo ha registrato una forte crescita nel 2015

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Bologna, 9 febbraio 2016 - «Gli anni bui sono passati, l’edilizia sta ripartendo, e a ritmi vertiginosi». GUARDA IL VIDEO

Sembrerebbe una battuta di macabro spirito se a dirla non fosse un imprenditore che, di mestiere, allestisce gru per l’edilizia. Dal Centro Gru di Castello d’Argile passano ogni anno circa 80 gru. Provengono tutte dalla Effer di Minerbio, da cui l’azienda è gemmata nel 1982, e sono dirette nei quartier generali delle ditte emiliane, ma anche in Turchia, in Francia o in Danimarca, dove l’oleodinamica sempre più spesso parla emiliano, anzi, bolognese.  Antonino Bassi, fondatore e titolare del Centro Gru, lei sta gridando al miracolo. «Parlo con i fatti: abbiamo chiuso il 2015 con un fatturato di 2,7 milioni di euro, in crescita del 106% sull’anno precedente. Numeri che, ma non vorrei parlare troppo in fretta, i dati di questo primo mese del 2016 sembrano in grado di superare. Ma c’è una precisazione da fare».  La faccia.  «Prima del 2008 fatturavamo di media tra i 3 e i 3,5 milioni di euro all’anno. Poi è arrivata la crisi e ha spazzato tutto. Abbiamo chiuso bilanci da 1,8 milioni. Il 106% di quest’anno è un recupero straordinario, ma è ancora lontano dai tempi pre-crisi». Però il motore si è riacceso.  «È indubbio. In questi anni le ditte edili sono fallite, o hanno tirato a campare. Cambiare la loro gru era l’ultimo pensiero. Ma una volta passata l’onda, chi è rimasto in vita deve rilanciare. Per questo il 2015 è stato l’anno degli investimenti in macchinari, gru comprese». Lei e gli altri due soci fondatori lavoravate per la Effer. Chi ve lo ha fatto fare di mettervi in proprio?  «È stata la stessa azienda a chiedercelo, dandoci anche in concessione per i primi anni un capannone dove cominciare. Loro avevano bisogno di aumentare la produzione, noi eravamo bravi negli allestimenti… ed eccoci qua».  In cosa consiste il vostro lavoro? «Qui in fabbrica arrivano le gru e i camion. Il nostro lavoro consiste nel farne una cosa sola ed effettuare tutti i collaudi di rito».  Bazzecole.  «Lo dica di fronte all’ultima gru da 300 tonnellate che abbiamo installato per le ferrovie danesi, partita poi su gomma con un convoglio speciale, scortato. Tre mesi di lavoro».  Ma perché allestire qua una bestia del genere?  «Primo perché è la Effer di Minerbio che le produce, e noi le conosciamo bene. Secondo perché un allestimento di quelle dimensioni, mi permetta, è roba da specialisti». Voi in che cosa lo siete?  «Stiamo concentrandoci, nel tempo, sempre di più negli allestimenti speciali, per grandi dimensioni. E se devo dirle dove guarda l’azienda, potenzialmente, è proprio a questo mercato: diventare specialisti nella progettazione e nell’allestimento di macchine speciali, sempre più specializzate, più a misura del cliente. È il futuro. Ma ci penseranno, se vorranno, le nuove generazioni in azienda».

 

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