Memorie di salvezza

La rubrica 'Cose di questo mondo' di don Giovanni Nicolini

Don Giovanni Nicolini

Don Giovanni Nicolini

Bologna, 24 aprile 2016 - Carissimo don Giovanni, è stato per me molto bello incontrarla alla Casa del Popolo di Persiceto dove l’ho conosciuta nel 1965! Io sono rimasto un vecchio comunista senza partito e lei è diventato monsignore conservando le sue idee così vicine alle mie.

Anche a me è ritornata alla mente quella serata che l’amico-compagno ricorda e descrive con commovente precisione. Era l’estate del ’65 e il cardinale Lercaro aveva fatto cercare e trovare un lavoro estivo per me e per due studenti di teologia come me.

Si lavorava alla Calzoni, nella zona dell’Ospedale Maggiore. Bisognava usare il saldatore, ma io, che sapevo suonare il pianoforte, non sapevo però tenere con destrezza la maschera che impediva di rimanere abbagliati. Così alla sera avevo una bel bruciore degli occhi! Non avevamo detto ai nostri compagni di

lavoro che eravamo studenti con il progetto di diventare preti, ma avevamo detto che eravamo cristiani, e studiavamo a Roma.

E avevamo parlato del Concilio. Per questo alcuni di loro, di Persiceto, ci invitarono a parlare alla locale Casa del Popolo. Una bella serata molto cordiale. I giri della vita mi riportarono a Persiceto due anni dopo, come diacono. Così, di Persiceto conobbi la Casa di Dio due anni dopo aver conosciuto la Casa del Popolo! Erano i tempi nei quali era facile essere scambiati per comunisti se avevi simpatia per Dossetti, e per luterani se giravi con la Bibbia sotto il braccio. Ritornare l’altra sera a S.Giovanni è stato bellissimo! Come è bravo il Signore a condurre la vita dei suoi figli! E come è commovente ritrovare i passi della propria storia! E come si diventa esperti della misericordia del Signore che prende per mano un peccatore come me, e io, ormai proprio vecchio, vengo restituito a memorie che si rivelano ancora nella loro sorridente

bontà! Ogni storia è in ogni modo “storia di salvezza”. Ne sono certo anche per gli amici persicetani di allora, che oggi, a meno che non siano straordinariamente longevi, sono tutti in Paradiso. Buona Domenica a voi, carissimi lettori. E grazie a te, amico ritrovato.

don Giovanni della Dozza

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