Meno privacy, più sicurezza: baratto possibile

Risponde il vice direttore del Resto del Carlino

Bologna, 28 marzo 2015 - Ci risiamo. Leggendo i giornali in questi giorni mi pare di capire che il ministro Angelino Alfano vuole concedere alle forze dell’ordine la facoltà di controllare il remoto dei computer e dei telefonini. E così la nostra privacy va a farsi benedire. Tutti spiati. Mi pare una scelta sbagliata e spero che si faccia dietrofront.  Angela Frontoni, Macerata

 

Risponde il vice direttore del Resto del Carlino

Aggiornamento: il premier Renzi ha imposto lo stralcio della norma dalla legge antiterrorismo, facendo arrabbiare il ministro Alfano che l’aveva annunciata. Quindi si vedrà in futuro. La minaccia islamica intanto cresce e non sto a riassumerla. L’idea che la polizia possa, su autorizzazione del magistrato, intromettersi nella memoria di un computer nasce da una esigenza di lotta al terrorismo dell’Isis. Giusto? Sbagliato? Il rischio di una attenuazione della privacy è reale, ma con i tempi che corrono c’è da riflettere: cedo una fetta di libertà personale in cambio di protezione. E a dire il vero la protezione ci serve più da vivi che da morti. Ma buona parte della nostra privacy l’abbiamo già ceduta in cambio di sicurezza: pensate alle telecamere. Ovunque ci spiano. Però spesso ci aiutano ad arrestare terroristi e rapinatori, assasini. Così va il mondo.

beppe.boni@ilcarlino.net

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