Occupazioni, terza inchiesta sul sindaco Merola

Per il mancato sgombero del palazzo di via Mura di Porta Galliera

Bologna, il sindaco Virginio Merola (Foto Ansa)

Bologna, il sindaco Virginio Merola (Foto Ansa)

Bologna, 26 novembre 2015 - Il sindaco Virginio Merola sarà presto indagato, con tutta probabilità, per il reato di omissione di atti d’ufficio a causa del mancato sgombero del palazzo in via Mura di Porta Galliera, occupato il 18 giugno 2014 da un’ottantina di famiglie coordinate dal collettivo Social Log. Sulla vicenda infatti la Procura ha aperto un fascicolo dopo che il comitato formato da 81 residenti delle vie adiacenti ha presentato un esposto, tramite l’avvocato Diana Argenio, ipotizzando a carico del primo cittadino una colpevole inerzia a fronte di un «pericolo per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana».

Merola è già indagato in altre due inchieste, quella sull’acqua allacciata ai due palazzi occupati di via Fioravanti e via De Maria, e quella sul tardivo sgombero del Cassero di Porta Santo Stefano. Anche in quest’ultimo caso c’era stato un esposto dei residenti della zona.

Perciò si può facilmente ipotizzare che anche nel caso di via Mura di Porta Galliera, a fronte del dettagliato esposto dell’avvocato Argenio, Merola verrà indagato, come atto dovuto. Secondo i denuncianti, il sindaco aveva il dovere di intervenire, legge alla mano, visto che l’edificio è pericolante, come certificato da una perizia fatta dopo il sisma del 2012, e dunque sussiste un pericolo per l’incolumità pubblica. In quei casi la legge prevede una competenza specifica del sindaco.

Peraltro, il legale indica nell’esposto altri casi in cui invece lo stesso Merola era intervenuto con ordinanze per motivi di sicurezza pubblica sgomberando immobili occupati. Dunque, secondo i denuncianti, Merola avrebbe usato senza giustificazione due pesi e due misure. Ergo, l’inerzia in via Mura di Porta Galliera configurerebbe una chiara omissione d’atti d’ufficio, anche perché a luglio lo stesso sindaco aveva ricevuto una diffida dallo stesso comitato a cui non aveva nemmeno risposto.

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