Marilyn in bianco fermata nello scatto

La galleria Ono Arte Contemporanea porta le foto alla Rocca Roveresca di Senigallia in occasione del Summer Jamboree

Copyright George Barris. All Rights Reserved, Marilyn Monroe

Copyright George Barris. All Rights Reserved, Marilyn Monroe

Bologna, 27 luglio 2014 - UNO degli argomenti che più arrovellano il mondo del gossip ancora dopo tanti anni, è quello sulla morte di Marilyn Monroe, misteriosa, ricca di versioni. Subito dopo, pare piazzarsi la questione sugli ultimi ritratti fotografici con protagonista il primo sex symbol della storia: chi li scattò? Ci sono vari fotografi che la immortalarono pochi mesi, settimane, giorni prima della sua morte e tra questi c’è certamente George Barris, ora protagonista con immagini di Marilyn, di una mostra curata da Ono Arte Contemporanea di via Santa Margherita, alla Rocca Roveresca di Senigallia, che s’inaugura il primo agosto in occasione del Summer Jamboree, il festival dedicato alla musica e allo stile anni Cinquanta.

MARILYN è di certo icona suprema di quegli anni racchiusi nelle sue forme, negli abiti, nel biondo platino, nel rossetto rosso sangue e nell’eye liner nero, nella sexytudine esplosiva che la lanciò come dumb blonde, e i 30 scatti di Marilyn in White sono un bell’approfondimento iconografico, soprattutto perché propongono due facce della diva. Da una parte le foto scattate da Barris nel 1954 per Cosmopolitan sul set di Quando la moglie è in vacanza di Billy Wilder in cui la Monroe indossa il leggendario abito bianco del designer William Travilla, che vola in alto mentre è in piedi sulla grata della metropolitana. Immagine iconica entrata nella storia del cinema e del costume.

Dall’altra, immagini molto naturali e ‘senza trucco’, scattate sulla spiaggia di Santa Monica, California, il 13 luglio del 1962, come parte di un progetto editoriale che Barris avrebbe dovuto realizzare proprio con l’attrice. La morte di Marilyn qualche settimana dopo, il 5 agosto, impedì il progetto. Lui e Marilyn erano diventati amici, si sentivano spesso, e Barris per tanti anni ha tenuto nascoste queste fotografie che arrivano ora a Senigallia attraverso copie dell’epoca. «Noi lavoriamo per lo più col fotografo o con l’archivio che collabora con lui — spiega Vittoria Mainoldi di Ono, curatrice con Maurizio Guidoni e Beatrice Piantanida — cosa che è avvenuta in questo caso, visto che Barris è molto anziano».

E prosegue: «Solitamente le mostre con scatti di Marilyn sono inaffrontabili per i costi di riproduzione, ma in questo caso è stato diverso: sono arrivati stampati originali 60x80 e 20x30 e noi per la prima volta lavoriamo con stampe vintage degli anni Cinquanta che dal 3 settembre arriveranno anche in galleria a Bologna e si potranno acquistare con prezzi dai 1400 ai 5000 euro».

ACCANTO a Marilyn in White è stata allestita Buddy Holly, the day the music died, 20 fotografie di Bill Francis dedicate a un mito musicale dei Fifties che oltre ad aver definito quella che sarebbe diventata la formazione standard di un gruppo rock’n’roll, ovvero due chitarre, basso, e batteria, fu uno dei primi a musicisti dell’epoca a scrivere e produrre le sue canzoni.

PER chi ama gli anni Cinquanta, al Battiferro (via della Beverara 123) il 14 agosto dalle 17 e poi il 15 dalle 15, ci sarà Rave On, party Rockabilly che dopo due edizioni si trasferisce in città portando sul palco The Fairlanes e Howlin’ Lou and his Whisper Lovers e poi i bolognesi Andy Carrieri & Le Mani Sporche.

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