CronacaMuore a 28 giorni di pertosse al Sant’Orsola. I medici: “Vaccinarsi? Un atto di responsabilità”

Muore a 28 giorni di pertosse al Sant’Orsola. I medici: “Vaccinarsi? Un atto di responsabilità”

La bambina era stata ricoverata in ospedale mercoledì con quella che sembrava una semplice bronchite poi il peggioramento e il tragico epilogo

Vaccini

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Bologna, 11 ottobre 2015 - E’ morta a soli 28 giorni di pertosse. E’ successo al Sant’Orsola dove la neonata, arrivata al pronto soccorso era stata ricoverata, prima in neonatologia poi alle malattie infettive. La pertosse non rientra nelle vaccinazioni obbligatorie in Italia, ma in quelle raccomandate a partire dai due mesi di età, come il morbillo e la rosolia. “La pertosse era debellata grazie alle vaccinazioni – spiega sconvolta la direttrice di microbiologia del Sant’Orsola, Maria Paola Landini –: vaccinarsi non serve solo a proteggersi, è un atto di responsabilità sociale”. La bambina era stata ricoverata in ospedale mercoledì, con quella che sembrava una semplice bronchite, poi quando i sintomi respiratori si sono aggravati è stata spostata in terapia intensiva, dove gli sforzi dei medici non sono bastati a salvarla.

Nel 2014 in Emilia Romagna è stato vaccinato contro la pertosse il 94,44% dei bambini (la media nazionale è 94,58), contro il 95,8% dell’anno precedente (media nazionale 95,5%). Nello stesso periodo, sempre qui, la copertura dalla difterite è passata dal 96 al 94,7%. 

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