Scienze Politiche, muri ripuliti ma per le statue bisognerà attendere. Roversi Monaco: "Chi imbratta è come l'Isis"

Il presidente del consiglio degli universitari: "Condanniamo queste manifestazioni di protesta ma vigileremo su dove verranno presi i soldi per il restauro: non è giusto che paghino tutti gli studenti" FOTO

Statue sfregiate a Scienze Politiche (Foto Dire)

Statue sfregiate a Scienze Politiche (Foto Dire)

Bologna, 21 maggio 2015 - Ripuliti i muri della Scuola di Scienze politiche dell'Università di Bologna ma per vedere le statue che adornano Palazzo Hercolani tornare al loro splendore bisognerà aspettare l'intervento della Sovrintendenza. Mercoledì a metà mattinata gli operai 'armati' di vernice e pennello hanno iniziato a coprire le scritte sparse in gran parte dei muri del Palazzo: sullo scalone che porta al secondo piano (sede anche della presidenza), nel cortile d'ingresso e nel bagno (vandalizzato pesantemente con scritte su muri, pavimenti e porte). Le statue del De Maria (FOTO) però restano ancora 'sfregiate' dalla vernice.

Gli imbrattamenti risalgono alla notte tra venerdì e sabato scorso quando nel cortile di Palazzo Hercolani si è tenuta una festa (non autorizzata). Probabilmente gli autori (presumibilmente riconducibili allo storico spazio occupato da 20 anni dal collettivo anarchico a cui sono stati messi i sigilli lo scorso 11 maggi), hanno sfruttato questo momento per vandalizzare il Palazzo come reazione alla chiusura dell'Aula. Sono in corso le indagini per risalire agli autori del fatto: gli inquirenti potrebbero essere aiutati, nell'identificazione dei vandali, dalle immagini delle telecamere.

Durissima la reazione dell'ex Magnifico Rettore dell'università di Bologna, Fabio Roversi Monaco: «Penso sia giusto agire. Sono cose prive di senso, non hanno valore né ideologico né morale. Imbrattare le statue, rovinarle? Facendo così poi si arriva a distruggere i siti archeologici. Se uno è un pò meno educato, un pò più incavolato, poi abbatte le mura come quelle di Palmira. Il filone è quello». 

"Indagheremo per capire da dove vengono presi i soldi per il restauro delle due statue imbrattate a scienze politiche. Non devono essere utilizzati i fondi per gli studenti o per il diritto allo studio". Così Davide Leardini presidente del consiglio degli studenti dell'Università Alma Mater di Bologna. "Per le scritte sui muri sono stati sufficenti gli imbianchini ma per le opere servirà un restauro e non è giusto che paghino tutti gli studenti. Noi, con i rappresentati ci informeremo". Ferma condanna comunque verso i danneggiamenti: "Siamo totalmente contrari a questo tipo di manifestazioni", continua ma "non faremo nessuna manifestazione o evento pubblico" Piuttosto, "come rappresentati degli studenti, pensiamo comunque - termina Leardini - che sia meglio arrivare ad un confronto con questi collettivi più che uno scontro diretto".

 

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