Il Gigante col mantello dei goliardi. "È un simbolo che amiamo"

Iniziativa di sensibilizzazione dell’Excelsa Neptuni Balla di l. o. FOTO - VIDEO Goliardi / Cangini / Merola / Fai 1-2 IL NOSTRO SPECIALE Salviamo il Gigante Vuoi contribuire subito? Clicca qui per donare online con carta di credito o Paypal

Il mantello della Excelsa Neptuni Balla e il cartello con l’appello ai bolognesi (foto Schicchi)

Il mantello della Excelsa Neptuni Balla e il cartello con l’appello ai bolognesi (foto Schicchi)

Bologna, 2 aprile 2015 - Un drappo nero. Arrotolato al tridente del Nettuno (VIDEO). Così addobbato si presentava, ieri mattina, il Gigante del Giambologna. Tutti col naso all’insù, a interrogarsi. Due le spiegazioni più ascoltate fra i passanti: «I soliti vandali». Minoritaria, a dire la verità. Più frequente, e giustificata, visto il meteo di queste ore: «Sarà uno straccio portato dal vento».

Entrambe, però, sbagliate. Su un cartello, poggiato ai piedi della vasca, si legge, in rima: «Nudo x voi da 550 anni. Ora curate i miei malanni #SaveNettuno». La scritta è legata alla campagna di raccolta fondi lanciata dal Carlino per il restauro del Nettuno. E compare proprio la mattina in cui viene presentata anche la sottoscrizione del Comune destinata alle grandi donazioni. Ma per risolvere il mistero del drappo nero bisogna attendere l’intervento dei tecnici del global service, chiamati dal Comune, che artigliano il pezzo di stoffa con una lunga pertica.

Il drappo si rivela essere un mantello della Balla del Nettuno, uno dei più antichi gruppi della goliardia bolognese. Lo conferma lo stemma cucito sul mantello: scudo bordato d’oro al filetto di rosso, con tiara papale d’oro, doppio tridente con drappi svolazzanti, collana d’argento con croce d’oro, greca. Il mantello – che stava per finire nel bidone dell’immondizia – viene preso («uccellato», nel gergo della goliardia) e portato nella sede del nostro giornale. Il Papa della Excelsa Neptuni Balla (la Balla utilizza denominazioni ecclesiastiche per le sue gerarchie), con Beelisco, Ball Blacks, Librata e Lady Oscar, ieri sera sono venuti a riscattarlo. Ma poi hanno deciso di donarlo alla redazione. Pieno appoggio alla raccolta fondi: «Invitiamo tutti i bolognesi a contribuire, per salvare il simbolo della nostra città».

E una precisazione: nessuno si è arrampicato sulla statua per mettere il mantello sulle spalle del Gigante. «Abbiamo usato un’asta lunga», ma il vento ha rovinato i piani. «Teniamo in maniera incredibile alla statua del Nettuno e alla città», spiega il Papa, ricordando l’impegno della Balla nella pulizia di via Petroni. Quanto al Nettuno, «abbiamo voluto solo ricordare ai bolognesi l’importanza di contribuire al restauro del simbolo storico per eccellenza di Bologna».

di l. o.

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