Postacchini: "Tanti eventi per il Nettuno, coinvolgiamo anche i turisti"

Da Ascom 10mila euro e molte idee sul cantiere di Andrea Zanchi VIDEOAPPELLO Paolo Cevoli: "Un eurino per salvare il Nettuno" IL NOSTRO SPECIALE Salviamo il Gigante

Bologna: Enrico Postacchini, presidente di Ascom Confcommercio (FotoSchicchi)

Bologna: Enrico Postacchini, presidente di Ascom Confcommercio (FotoSchicchi)

Bologna, 29 marzo 2015  - C’è stata per Santo Stefano, è impegnata nella nuova illuminazione delle Due Torri (nelle prossime settimane si terrà un incontro con la Soprintendenza e il Comune per presentare il nuovo progetto) e ci sarà anche per il Nettuno. Ascom Confcommercio si conferma in prima linea nella tutela e nella valorizzazione dei simboli di Bologna con la sua adesione alla campagna di raccolta fondi per la fontana del Giambologna. L’associazione di Strada Maggiore verserà 10mila euro in una prima soluzione, ma punta a raggiungere quota 50mila grazie alle tante iniziative con cui intende accompagnare la raccolta fondi, come sottolinea il presidente Enrico Postacchini.  

Postacchini, Ascom scende di nuovo in campo per uno dei simboli di Bologna, perché? «Perché la nostra prerogativa è portare avanti un processo di riqualificazione legato a incrementare l’accoglienza della città, ed è chiaro che un’operazione del genere va proprio in questa direzione. Senza dimenticare che ha anche un risvolto di marketing non indifferente».

In che modo si può trasformare un cantiere in un’occasione di marketing per Bologna?

«Prima di tutto organizzando una serie di iniziative per favorire la raccolta fondi, come abbiamo già fatto in passato in altre occasioni. È vero che si tratta di una scelta più faticosa, soprattutto per le nostre categorie che saranno coinvolte in prima persona (panificatori, macellai, pasticcieri e via dicendo), ma iniziative di questo tipo smuovono le coscienze, coinvolgono di più la cittadinanza e hanno dimostrato di funzionare molto bene. Poi c’è un altro aspetto su cui vorremmo lavorare».  

Quale? «Sarebbe bello che intorno al restauro del Nettuno si creasse un vero e proprio comitato promotore che si occupi di organizzare eventi per tutta la durata del restauro, allargando la raccolta fondi dai bolognesi ai turisti e anche ai cittadini stranieri in generale: Federeventi è pronta a studiare degli appuntamenti ad hoc per questo. I lavori non devono essere un disagio o un problema, ma un’opportunità».  

Si aspettava che Bologna rispondesse così velocemente e in questo modo alla raccolta fondi per salvare il Gigante? «No, ogni volta sono sorpreso dalla risposta della città. Con i tempi che corrono, riuscire a trovare risorse è molto incoraggiante».  

Un progetto che riguarda un altro simbolo di Bologna è invece ancora al palo, ossia l’illuminazione delle Due Torri. «Speriamo di poter fare un regalo alla città con il nuovo sistema di luci di Garisenda e Asinelli. Vorremmo fare un grande evento a fine anno, in concomitanza con la riapertura di via Rizzoli e via Ugo Bassi».

di Andrea Zanchi

 

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