Una 'vecchia' nuova mamma sorpresa dal dono della vita

Don Giovanni Nicolini

Don Giovanni Nicolini

Bologna, 21 settembre 2014 - LEI MI È simpatico, e per questo ho pensato di raccontarle la mia storia. Ma lei non si spaventi, perché sarebbe una storia troppo lunga perché io sono ‘vecchia’. Lo metto tra le virgolette perché non voglio dire quanti anni ho, e poi forse non ne ho così tanti. Insomma sono vecchia e mi ha sposato poco tempo fa un ‘vecchio’. Ci siamo sposati in Comune, ma dopo aver sentito una sua predica in una sala del quartiere, abbiamo pensato di sposarci in chiesa. E adesso, pensi che aspetto un bambino, e manca poco e pare che tutto vada bene. Mi sembra di essere come la vecchia Elisabetta che era piena di gioia e piena di vergogna perché era vecchia e aspettava un bambino. Io sono come lei. Allora ho pensato che lei don Giovanni potrebbe fare la parte della Madonna che mi viene a trovare qui sul Carlino. Molti saluti, Elvira la vecchia.

CARA signora Elvira, pubblico interamente il suo messaggio, sia perchè è raro averne di abbastanza brevi per poterli pubblicare per intero, sia soprattutto perché è così bello che andrebbe pubblicato anche senza una risposta mia. Vedo con gioia che lei è ‘esperta’ di Vangelo! Siccome mi chiede di fare un po’ la parte della Madonna quando è andata a trovare Elisabetta, le scrivo qualcosa della canzone che Maria ha composto proprio nella casa della sua vecchia parente. Così le dico che anch’io sono molto contento, perché il Signore, secondo quella canzone, ha voluto guardare alla mia miseria e ha fatto per me grandi cose. Io non sono per niente ‘bravo’, ma prendo il suggerimento della Madonna per dire che se non sono ‘bravo’, sono però ‘beato’.

Se le capita di andare a Messa in questa domenica, ascolterà il Vangelo che parla di operai che entrano nella vigna del Signore all’ultima ora. Io sono di questi, perché nella mia vita ormai lunga mi sono sempre convertito all’ultimo minuto, quando proprio stava per arrivare un disastro. Volentieri mi unisco alla sua gioia e a quella di suo marito. Del suo bambino mi considero un po’ come suo nonno. Mi faccia sapere di lui. Un saluto affettuoso a lei e ai nostri cari lettori.

don Giovanni

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