No Tav violenti, sempre gli stessi. Scandalo nazionale

Beppe Boni

Beppe Boni

Bologna, 28 luglio 2014 - SE uno di noi non paga una multa si trova subito l’auto pignorata. Noto invece che violenti come i No Tav, o a volte gli ultras degli stadi, ne combinano di tutti i colori e poi non si sa che fine fanno. Non credo che finiscano in carcere. Morale: le persone perbene se sbagliano hanno tutto da rimetterci, i contestatori violenti sono sempre pronti per la prossima impresa.  Rino Lolli

Risponde il vicedirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

I NO TAV violenti sono uno scandalo nazionale. Sempre le stesse facce, sempre a piede libero e pronti all’azione. I 250 esaltati che l’altra sera hanno costretto le forze dell’ordine all’ennesima battaglia al cantiere di Chiomonte hanno volti e nomi noti. Vengono denunciati e te li ritrovi la volta successiva pronti a lanciare sassi e bombe carta. Come l’altra notte appunto. La polizia ha fermato uno degli attivisti più noti: identificato e rilasciato. La colpa non è degli agenti, ma di chi sopra di loro non vuole usare le maniere forti. Così ogni volta la beffa si ripete. E’ il motivo per cui poi si verificano aggressioni come quella di Bologna, dove all’università il collettivo studentesco ha murato l’ingresso dell’ufficio del professor Angelo Panebianco dopo aver imbrattato i muri. Anche qui sempre i soliti in pista per azioni violente. Sono situazioni che si potrebbero risolvere. Serve più coraggio nell’ applicare la legge.  beppe.boni@ilcarlino.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro